Ai bambini basta un covone di fieno

Ai bambini basta un covone di fieno

Oggi osservavo i bambini giocare tra i covoni di fieno in una stalla. È incredibile come un materiale così semplice, così povero, che nessuno assocerebbe mai a un gioco riesca a intrattenere quaranta bambini per un paio d’ore. E se ne avessero l’occasione, ci passerebbero le giornate. Sul fieno si può saltare, c’è lo si può lanciare, ci si può nascondere. Infatti, ascoltando i racconti degli anziani, si scopre come in campagna e in montagna i bambini dormissero e giocassero nei fienili, senza mai stancarsi.

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Giocare nel fieno: una delle attività più amate dai bambini

Poi ci sono le camerette stracolme di mensole, piene di giocattoli. Alcuni graditi, molti dimenticati, tutti più o meno inutili. Naturalmente un genitore cerca unicamente di fare il bene dei suoi figli, per questo asseconda i loro desideri e, uno dopo l’altro, si accumulano peluches, robot, soldatini e quant’altro. Cose che purtroppo durano poco e che non appassionano neppure troppo.



Perchè i giocattoli stancano e il fieno no?

Ecco, questa è una domanda interessante, che ci potremmo fare: perché del bellissimo dinosauro scintillante un bambino si dimentica nel giro di un quarto d’ora (che poi c’è un po’ di ironia, alcuni giochi arrivano a durare qualche giorno) e invece non si stanca di cose apparentemente più banali? La risposta è semplice, quasi scontata: ci sono giochi che hanno bisogno di fantasia e giochi che ne richiedono meno. Pensate ai bambini che giocano con i bastoni come fossero spade: ci vuole molta immaginazione per calarsi in un vero duello. Molta meno a far volare per una stanza un’astronave: l’oggetto è già troppo perfetto. In modo simile, con l’astronave non ci si può fare molto: più che un’astronave perfettamente riprodotta, con tanto di suoni e luci non è; per cui, quando passa la voglia di fantascienza il giocattolo finisce dimenticato. Al contrario, il fieno, un bastone, uno scatolone di cartone può essere riciclato in mille forme, a seconda dell’ispirazione del momento e della fantasia di chi lo utilizza. 

Quindi, quando cerchiamo un gioco (o qualsiasi oggetto che possa essere utilizzato con un po’ di fantasia), dovrebbe avere queste caratteristiche:

  • essere neutro, ovvero prestarsi bene a qualsiasi scopo che si possa inventare
  • essere semplice da manipolare, da utilizzare, da tagliare, smontare, sistemare
  • ce ne deve essere in quantità

Se c’è poca roba intorno, occorre tanta fantasia





Abbiamo già visto che troppi giochi sono inutili, che la creatività fiorisce soprattutto in ambienti poveri di stimoli, che se i bambini hanno poco con cui giocare inventeranno tanto.  Spesso gli oggetti più amati sono stoffe di riciclo, foulard e fazzoletti, scatoloni di cartone (costruire un’astronave o un sommergibile con uno scatolone è il sogno di tutti i bambini). Questo vale per i più piccoli come per i più grandi: sconsigliamo di riempire le camerette di roba, piuttosto date tante occasioni per utilizzare quello che si trova. I bimbi vogliono giocare con la scatola di cartone dei cereali della colazione? Nessun problema.

Abituiamo i bambini a vivere i giochi semplici con serenità: facciamo vedere noi per primi quante cose si possano inventare e ricavare da oggetti semplici. Solo allora avremo imparato la lezione dei covoni di fieno!

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