Meno pc e più dialogo a scuola: il consiglio di Umberto Galimberti agli insegnanti

La tecnologia ha rivoluzionato il nostro modo di vivere e ha portato benessere e progresso, ma non dovrebbe sostituire la mente umana, né dovrebbe indebolire la nostra capacità di pensare in modo critico.

Per questa ragione il professore e filosofo Umberto Galimberti invita gli insegnanti a usare meno tecnologia e a riportare in auge il dialogo come metodologia didattica.

In un mondo sempre più tecnologico siamo sempre più superficiali: Galimberti fa l’esempio del lessico. Un tempo gli studenti superiori conoscevano oltre millecinquecento vocaboli, che impiegavano per discutere e ragionare. Oggi si stima che un liceale impieghi poco più di 500 parole. Le parole danno forma e sostanza al ragionamento e la tendenza moderna a conformare e semplificare il linguaggio impoverisce l’attività intellettuale.

Cosa possiamo fare per andare controtendenza? Tornando a ragionare. Leggendo e analizzare i dati, mettendo in discussione le nostre convinzioni e accogliendo più punti di vista diversi.

Galimberti mette sotto accusa anche la velocità del web: un universo-lampo, in cui le notizie giungono frammentarie, affastellandosi una sopra l’altra. Un ecosistema chiuso, che ci inonda di informazioni ma al tempo stesso ci priva dell’opportunità preziosa di ragionare, come accadeva nei salotti di una volta. Ancora una volta, il problema non risiede nella tecnologia, ma nel modo in cui questa viene impiegata. E ancora una volta, la soluzione non è il proibizionismo, ma un ritorno alla maieutica, al dialogo generativo e alla riflessione critica.

Tre proposte operative

  • Evitiamo le ricerche copia-incolla. Secondo il professor John Hattie, che ha stilato una lista dei metodi didattici più efficaci, ricerche e progetti si collocano agli ultimi posti, rivelandosi inutili. Tantopiù oggi, l’unica competenza richiesta agli studenti è quella di copiare informazioni dal web, spesso senza leggerle a fondo né verificarle.
  • Leggiamo insieme. Un buon libro, alla portata dei ragazzi, è un esercizio formidabile per potenziare il lessico e la capacità di astrazione linguistica. Uno studio ha rivelato che i ragazzi ai quali i genitori leggono un libro ogni giorno dall’età di due anni, nel corso della loro vita ascoltano oltre un milione di parole in più rispetto agli altri, un divario lessicale enorme.
  • Discutiamo insieme. Troviamo il tempo per riflettere insieme – a casa e a scuola – di attualità e altri temi. Impariamo a mettere in discussione le opinioni preconfezionate proposte dai media e a formarci un’opinione.

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