Esercizi di autostima: impariamo lo schema A-C-P

Oggi parliamo di autostima e di come noi stessi, con il nostro agire quotidiano, a volte tendiamo a minarla. L’autostima è la valutazione che ognuno di noi fa di se stesso, una sorta di auto approvazione del proprio valore e delle proprie potenzialità. Perché è sempre più difficile apprezzarsi per quel che si è?

A volte capita per i condizionamenti esterni e i modelli in voga con cui ci confrontiamo; altre volte dipende da quanto noi ci sentiamo amati. Come per la resilienza, anche per l’autostima l’amore gioca un ruolo fondamentale: sin da bambini, sapere di essere amati è un potentissimo stimolo.

ATTENZIONE AGLI ERRORI DI VALUTAZIONE

Cosa ci spinge a non apprezzarci come dovremmo? Spesso si tratta di errori di valutazione o, meglio, di svalutazione. Tendiamo erroneamente ad attribuire un peso sbagliato a problemi, stimoli, alternative ed opzioni. Così facendo, non troviamo le risorse necessarie a cambiare e ci avviliamo. Di fronte a un problema, o al dubbio di non farcela, bisogna analizzare tre componenti del cambiamento:

  • Esistenza
  • Importanza
  • Realizzabilità

Partiamo dal mondo per arrivare a noi. Uno dei modi per migliorare l’autostima è attuare un processo di problem solving inverso (una sorta di re-enginering).

Prova a risolvere un problema che ti affligge: nel riuscirci, pensa che, con un po’ di allenamento, passo dopo passo, potrai cambiare anche il resto. Non c’è nulla che non possa essere modificato: l’autostima consiste nella capacità di fidarsi di se stessi, riuscendo a porre in atto una scelta o un comportamento.

Per migliorare l’autostima esiste una formula magica. Scherziamo ovviamente, ma per iniziare tieni a mente queste parole: Attivarsi, Credere e Potere. Questi tre concetti

Insieme vogliono invitarti a:

  • cambiare i tuoi stimoli interni;
  • reagire esternamente diversamente a uno stimolo interno;
  • risolvere quasi sempre un problema;
  • avere tutte le capacità per risolvere un problema;
  • cercare soluzioni alternative;
  • mettere in atto delle alternative.

COACHING CREATIVO PER CONCRETIZZARE LO SCHEMA ACP

Attivarsi, credere e potere, nella nostra quotidianità si può tradurre in piccole, ma preziosissime, azioni. Ecco come fare:

  • Accetta le tue debolezze: autostima non significa essere i più forti, ma essere forti abbastanza. Chi ostenta eccessiva sicurezza, dovrà probabilmente far fronte alle sue fragilità.
  • Non serve autoconvincerti di nulla: a volte crediamo di poter migliorare l’autostima con il giusto allenamento: devi, devi, devi. In realtà bisogna non confondere la pressione, con l’incentivo. Il giusto incoraggiamento è: ama, ama, ama. Te stesso e gli altri.
  • Non provare ad auto-ammaestrarti: a volte siamo noi i primi a dirci “devi essere il migliore, tira fuori le tue risorse”. Così facendo non ci stimoliamo, semplicemente proviamo ad addomesticarci internamente, nella speranza che darci ordini ci migliori. Parti da una prospettiva diversa: “Credici e ama quello che fai. E, se non lo ami, prova a cambiare”.
  • Cerca la nostra unicità: provare a somigliare agli altri, a modelli preconfezionati, non ci aiuterà a credere in noi stessi. Focalizzati su un’azione quotidiana in cui hai rivelato il tuo potenziale: oggi ho cucinato un’ottima pastasciutta, riesco a organizzarmi molto bene tra casa e lavoro, ho letto una favola con i bambini. E se non sei riuscito a fare nulla di tutto ciò? Fatti una coccola e riprova domani. Di fronte a una tazza di cioccolata calda, il mondo è migliore e il tempo per cambiare ed essere felici più lento e rasserenante!

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