Attenzione: queste immagini sono protette da copyright. Riprodurle sul web – compresi i social network – senza la nostra autorizzazione scritta è vietato ai sensi di legge. È sempre permessa la stampa per uso personale (es. per colorare) e per uso didattico (es. esercizi in classe).
Giocano i bimbi a saltar tra le onde, giocano i pesci nelle acque profonde, gioca il gabbiano lassù sopra il mare, ma c’è qualcuno che non può giocare. Giù tra gli scogli c’è una sardina intrappolata in una lattina. Aiuto bambini, voglio nuotare; basta gettare rifiuti nel mare!
È arrivato il tempo d’estate fatto di giochi e di notti stellate, fatto di Sole e di campi dorati, fatto di amici e di corse nei prati, fatto di lucciole come le fate. Non lo sprecate, il bel tempo d’estate: corre veloce, non dura in eterno, poi torneranno l’autunno e l’inverno.
Bentornata primavera, giocheremo fino a sera. L’aria fresca culla i fiori, la bellezza scalda i cuori, La natura addormentata finalmente si è svegliata.
Vi piacciono le nostre storie in rima? Scoprite anche La Biblioteca del Cuorfolletto, una collezione di albi illustrati con sottotitoli emotivi:
Brunello vuol fare una gita nel prato. Riuscirà a evitare i pericoli in agguato? Un’avventura in rima per piccoli lettori: leggetela da soli o coi vostri genitori.
Un albo illustrato per stimolare il pensiero divergente. Con tre giochi creativi e sottotitoli emotivi per i più piccoli.
Attenzione: queste immagini sono protette da copyright. Riprodurle sul web – compresi i social network – senza la nostra autorizzazione scritta è vietato ai sensi di legge. È sempre permessa la stampa per uso personale (es. per colorare) e per uso didattico (es. esercizi in classe).
Mamma gallina è disperata perché Pasqua è quasi arrivata. «Non mangiate le mie uova», dice triste mentre cova. «Voglio che escano i pulcini soffici, gialli e birichini.» Quella notte ci pensa Artù, suo marito, il gallo blu: porta le uova della gallina da qualche parte giù in cantina. Al loro posto ha fabbricato tre grandi uova di cioccolato. Che sorpresa quella mattina! È felice mamma gallina, saranno contenti anche i pulcini e insieme a loro tutti i bambini.
Un’allegra famigliola festeggiava in un’aiuola. «Perché dopo aver mangiato lasciate rifiuti nel prato?» chiede loro un piccolo fiore. «Pasqua è la festa dell’amore, me se continuerete ad inquinare ci sarà ben poco da festeggiare.»
Laggiù in fondo cosa c’è? È un angelo che aspetta me. Cosa cerchi piccolino? Ho seguito un uccellino che cinguetta e mi chiama è risorto Colui che ama Angioletto dimmi dov’è? In ogni casa, in ogni amico, puoi trovarlo in un sorriso. In ogni gesto di gentilezza, puoi trovarlo in una carezza. Se pace e amore proverai incontrato tu l’avrai.
La domenica di Pasqua
Testo di: Margherita Bufi
La domenica di Pasqua, io l’aspetto con grande ansia. L’ immagino splendente, ho solo il sole nella mente. L’aria è tersa e pulita, com’è bella la vita! Il mandorlo fiorito, lo sfioro con un dito. Raccolgo una margherita e la menta piperita. Ecco un mazzetto inaspettato, non sa certo di cioccolato! La domenica di Pasqua l’acqua scorre nelle fontane, mentre rintoccano mille campane. Gli uccellini fan festa intorno alla gran cesta e al gallo con la cresta. Mi vesto di nuovo in attesa del mio uovo. La scarcella della nonna? La mangerò ancora una volta. Domenica di Pasqua, io ti aspetto con grande ansia.
Pasqua di gioia
Testo di: Paola Novelli
Le campane annunciano che Gesù è risorto e le colombe volano per portare conforto. Per chi sta nella pena sia gioia e pace ogni creatura sia libera e felice Bambini adoranti aspettano con curiosità la sorpresa nell’ovetto che ha portato papà Che bella la famiglia insieme riunita quel nucleo che ci protegge per tutta la vita.
Pasqua e Pasquetta tutti a casetta
Testo di: Raffaella Gatta
Non metteteci il pensiero due più due è uguale a zero. Dopo un anno di tensione è calata l’attenzione, sacrifici frammentati in mille cocci frastagliati. La speranza avevam riposto per andare in un bel posto far riprendere l’economia e tutta quanta l’allegria. Una cosa l’abbiam capita: non c’è ancora via d’uscita se i potenti non lascian stare l’interesse personale.