Categoria: giornate

La leggenda dei giorni della merla

I giorni della merla sono gli ultimi tre giorni di gennaio, il 29, il 30 ed il 31. Secondo la tradizione popolare, sono i tre giorni più freddi dell’anno. La meteorologia ha smentito questa diceria popolare, che però è oggetto di un paio di meravigliose leggende per bambini.

La leggenda dei giorni della merla

Si racconta che un tempo i merli avessero le penne bianche e soffici come la neve. Durante l’inverno, si rintanavano nei loro nidi e uscivano soltanto nelle giornate più miti, per cercare qualcosa da mangiare. Ma un anno, sul finire di gennaio, si alzò una tormenta così gelida che i nidi dei merli si coprirono di ghiaccio e i poveri uccellini dovettero cercare riparo da qualche altra parte. Volando sopra le case degli uomini, sentirono il fumo caldo che usciva dai camini e decisero di rintanarsi dentro i comignoli, finché la tormenta non fosse cessata. Quel rifugio era così confortevole che i merli decisero di rimanere lì, al calduccio, fino a primavera. Ma quando uscirono, ebbero una strana sorpresa: la fuliggine aveva annerito le loro piume bianche. Da quel giorno, i merli sono neri e gli ultimi giorni di gennaio, i più freddi dell’anno, si chiamano giorni della merla, perché questa storia non sia dimenticata.

A cura di: Alessia de Falco e Matteo Princivalle

Schede didattiche

Quiz online

Avete letto con attenzione? Mettetevi alla prova con queste domande:

La leggenda dei giorni della merla

1 / 8

La leggenda dei tre giorni della merla è un testo:

2 / 8

Secondo la leggenda, un tempo i merli avevano le piume:

3 / 8

Perché i merli lasciarono i loro nidi?

4 / 8

Dove si rifugiarono i merli?

5 / 8

Per quanto tempo i merli rimasero al calduccio dentro i comignoli?

6 / 8

Quando uscirono dai comignoli i merli erano diventati:

7 / 8

Quanti sono i giorni della merla?

8 / 8

Quali tra queste parole sono aggettivi (selezionale tutte):

Dovete sapere che i merli, un tempo, avevano delle bellissime piume bianche e soffici. Durante il gelido inverno, raccoglievano nei loro nidi le provviste per sopravvivere al gelo, in modo da potersi rintanare al calduccio per tutto il mese di gennaio. Sarebbero usciti solo quando il sole fosse stato un poco più caldo e i primi ciuffi d’erba avessero fatto capolino tra i cumuli di neve. Così, aspettarono fino al 28 di gennaio, poi uscirono. Le merle cominciarono a festeggiare, sbeffeggiando l’Inverno: anche quell’anno ce l’avevano fatta; il gelo, ai merli, non faceva più paura! Tutta questa allegria, però, fece infuriare l’inverno, che decise di dare una lezione a quegli uccelli troppo canterini: sulla terra calò un vento gelido, che ghiacciò la terra e i germogli insieme ad essa. Perfino i nidi dei merli furono spazzati via dal vento e dalla tormenta. I merli, per sopravvivere al freddo, furono costretti a rintanarsi nei camini delle case. Lì, il calduccio li riscaldò e permise loro di resistere a quelle giornate. Solo a febbraio la tormenta si placò e i merli poterono riprendere il volo. La fuliggine dei camini, però, aveva annerito per sempre le loro piume bianche: fu così che i merli divennero neri, come li possiamo vedere oggi.

La leggenda dei giorni della merla

Testo (a cura di): Alessia de Falco, Matteo Princivalle

C’era una volta un paesino tra le montagne. Ogni inverno era molto freddo, ma quell’anno scese una neve mai vista. In quel paesino viveva una famiglia di merli. All’epoca i merli erano tutti bianchi, proprio come la neve. Preoccupato per il freddo, Papà Merlo mise la famiglia al riparo vicino al comignolo di una casetta. Poi andò a cercare qualcosa da mangiare per lui, sua moglie e i suoi piccoli. Brrrr che freddo! Quando tornò, ci fu una sorpresa: Mamma Merlo e i piccoli merli, stando vicino al fumo del camino, erano diventati tutti neri. Ma importava poco: stavano bene e non vedevano l’ora di riabbracciare Papà Merlo. Da quel giorno tutti i merli sono neri e, quando torna l’inverno e inizia a nevicare, si raccontano questo storia prima di addormentarsi.

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Tag: leggenda dei giorni della merla, storia dei giorni della merla

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Santa Lucia

Santa Lucia si festeggia il 13 dicembre, negli ultimi giorni d’autunno. È uno dei giorni più corti dell’anno, da qui il detto “Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia”. In alcune zone d’Italia, è Santa Lucia a portare i doni ai bambini buoni. Su Portale Bambini abbiamo raccolto anche la storia di Santa Lucia: leggila insieme ai bambini, la sera, per prepararti a commemorare questa santa.

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Festa degli alberi: schede didattiche e attività di educazione civica

Il 21 novembre si festeggia la festa degli alberi. In questa sezione potete trovare tutte le nostre attività su questo tema per i bambini della scuola dell’infanzia e della primaria. Cliccate sui disegni o sui pulsanti colorati per scoprire le schede e i laboratori.

Tag: festa degli alberi, festa degli alberi scuola primaria

Attenzione: queste immagini sono protette da copyright. Riprodurle sul web – compresi i social network – senza la nostra autorizzazione scritta è vietato ai sensi di legge. È sempre permessa la stampa per uso personale (es. per colorare) e per uso didattico (es. esercizi in classe).

Festa degli alberi

In Italia la prima “Festa dell’Albero” fu celebrata nel 1898 per iniziativa dello statista Guido Baccelli quando ricopriva la carica di Ministro della Pubblica Istruzione. Nella legge forestale del 1923 essa fu istituzionalizzata nell’art. 104 che recita : “e’ istituita la festa degli alberi, essa sarà celebrata ogni anno nelle forme che saranno stabilite di accordo fra i ministri dell’economia nazionale e dell’istruzione pubblica” con lo scopo di infondere nei giovani il rispetto e l’amore per la natura e per la difesa degli alberi. Nel 1951 una circolare del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste stabiliva che la “Festa dell’Albero” si dovesse svolgere il 21 novembre di ogni anno, con possibilità di differire tale data al 21 marzo nei comuni di alta montagna; la celebrazione si è svolta con regolarità e con rilevanza nazionale fino al 1979.
(Da: http://www.giornatadeglialberi.it)

In verità, questa festa ha origini molto più antiche: già nell’antica Roma, in occasione delle “Feste Lucarie, a luglio, c’era la tradizione di piantare giovani alberi nei terreni che circondavano i centri abitati. Tradizioni simili si riscontrano anche nella cultura greca, in quella celtica e in quella dei nativi americani. L’uomo, sin dall’antichità, considera gli alberi come elementi naturali degni di rispetto e devozione, oltre che come beni da tutelare e preservare.

Sapevate che il 21 novembre si festeggia la “festa degli alberi“? Si tratta di una festa introdotta nel nostro paese già sul finire dell’Ottocento, ma che ha radici antichissime: gli alberi, simbolo della natura e della sua forza, vengono celebrati dagli uomini sin dalla preistoria. Questa festa riveste un’importanza cruciale nell’educazione ecologica delle nuove generazioni: specialmente in Italia, abbiamo bisogno di una nuova coscienza ecologica, volta a tutelare e preservare il nostro patrimonio. Di seguito vi presentiamo un percorso di immaginazione creativa che unisce alberi e coaching creativo e che, secondo noi, è perfetto per celebrare la festa degli alberi.

Gli alberi: i nostri maestri

Questo percorso di immaginazione creativa parte da un tema, l’albero, per proporre ai bambini dei piccoli esercizi di introspezione e per guidarli nella crescita. Gli alberi ci possono guidare alla scoperta dell’arte e di noi stessi: l’albero è un ottimo modello di crescita e di solidità a cui attingere. Il percorso si suddivide in temi ed esperienze. I temi sono spunti di riflessione: potete trasformarli in letture, filastrocche o semplicemente riflettere insieme ai bambini. Le esperienze invece sono autentici laboratori esperienziali, che attraverso una prassi ci mostrano come portare ciascun tema nella nostra vita.

1.

Tema: “Le foglie incoronano l’albero: senza di esse, l’albero è spoglio, come accade d’inverno. Eppure, gli alberi non temono il momento di spogliarsi: quando giunge il tempo, rinunciano alla loro verde corona e cadono nel lungo sonno invernale”.
Prima esperienza: lavoretti con le foglie. In questo laboratorio chiederemo ai bambini di utilizzare le foglie cadute degli alberi per realizzare una semplice sagoma. La sagoma rappresenterà il tema del riposo. Trovate alcune idee e i nostri modelli qui.

2.

Tema: “Quante foglie ci sono sui rami di un albero? Cento, mille, diecimila? Negli anni, cresce il fusto e crescono le foglie. La vita dell’albero è un percorso di crescita millenaria”.
Seconda esperienza: quante foglie ci sono sull’albero? Le foglie dell’albero sono cadute (come abbiamo visto nella prima esperienza); in questa seconda esperienza, ci chiederemo quante ne spunteranno la prossima primavera. Chiederemo ai bambini di riflettere sul percorso di crescita dell’albero, disegnandone le foglie. Trovate le istruzioni per proporre questa esperienza qui.

3.

Tema: “La nostra mente è come un albero. La nostra autostima ricorda le radici dell’albero: non si vedono, ma sono proprio loro a tenerlo insieme. La chioma, ciò che si vede, rappresenta la fiducia in se stessi; è il modo in cui scegliamo di presentarci agli altri. Quale equilibrio deve regolare questi due elementi?”.
Terza esperienza: l’albero dell’autostima. Spiegheremo ai bambini la differenza tra autostima e fiducia in se stessi, ricorrendo proprio alla metafora dell’albero. Poi, realizzeremo con loro un albero dell’autostima. Trovate le istruzioni e la metafora qui.

4.

Tema: “Gli alberi impiegano anni per crescere; alcuni di loro addirittura decenni. Proprio come loro, anche noi cresciamo lentamente ma inesorabilmente. Purtroppo, è difficile accorgersi dei nostri successi da un giorno all’altro, così come è difficile scoprire quante foglie sono spuntate tra i rami ogni mattina”.
Quarta esperienza: l’albero dei successi. Spiegheremo ai bambini che anche noi, come gli alberi, cresciamo giorno dopo giorno. Tuttavia, spesso non ce ne rendiamo conto. Per riuscire a scoprire e valorizzare i propri progressi, dobbiamo utilizzare l’albero dei successi: una foglia al giorno, progresso dopo progresso. Trovate le istruzioni per realizzare un albero dei successi qui.

Tag: festa dell’albero schede didattiche, uda festa dell’albero, educazione civica festa dell’albero, giornata degli alberi scuola primaria

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