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Come essere felici

come essere felici

Indice
🔴 Che cos’è la felicità?
🟠 Il test della felicità
🟡 La felicità è ricerca
🟢 Felicità è risolvere i problemi
🔵 La felicità è fatta di piccole cose
🟣 Si può essere felici per tutta la vita?
⚪️ La felicità non è un numero
⚫️ Il segreto della felicità è l’ordine

Come essere felici

Che cos’è la felicità?

Zygmunt Bauman

La felicità è uno stato mentale, corporeo, che sentiamo in modo acuto, ma che è ineffabile. Una sensazione che non è possibile condividere con altri. Ciononostante, la caratteristica principale della felicità è quella di essere un’apertura di possibilità, in quanto dipende dal punto di vista con il quale la esperiamo. Nell’antichità la felicità era una ricompensa per pochi eletti selezionati. In un momento successivo venne concepita come un diritto universale che spettava a ogni membro della specie umana. Successivamente, si trasformò in un dovere: sentirsi infelici provoca senso di colpa. Dunque chi è infelice è costretto, suo malgrado, a trovare una giustificazione alla propria condizione esistenziale.

Il test della felicità

Nel 1985 un team di ricercatori ha messo a punto un semplice test per misurare la felicità percepita dagli individui; si tratta della famosa Satisfaction With Life Scale, conosciuta anche con l’acronimo SWLS. Sei pronta/o a misurare quanto sei felice? Ecco il test:

Per ciascuna di queste cinque frasi, assegna un punteggio da 1 a 7 (1 vuol dire che non sei per nulla d’accordo con la frase, mentre 7 significa che sei del tutto d’accordo).

  1. Da molti punti di vista la mia vita è prossima all’ideale.
  2. Le mie condizioni di vita sono eccellenti.
  3. Sono soddisfatto della mia vita.
  4. Finora ho avuto le cose importanti che desidero nella vita.
  5. Se potessi vivere nuovamente la mia vita non cambierei praticamente nulla.

Adesso dovrai calcolare il punteggio medio. Somma il valore che hai attribuito a ciascuna frase e dividi il totale per 5. Che punteggio hai ottenuto? Scorrendo in fondo alla pagina troverai i punteggi medi ottenuti nel test da diversi gruppi. Questo test è incentrato sulla misurazione di quanto un individuo è soddisfatto della propria vita in termini globali: non intende misurare la bontà delle sue relazioni, il suo successo lavorativo, la solitudine o altri costrutti psicologici. Il SWLS si è dimostrato un test affidabile nel tempo e nella forma.

PUNTEGGI MEDI NELLA SWLS

Ecco i punteggi medi ottenuti da alcuni campioni specifici nella SWLS:

  • Italiani (campione rappresentativo): 5,6
  • Uomini più ricchi d’America: 5,8
  • Inuit: 5,8
  • Masai: 5,7
  • Svedesi: 5,6
  • Abitanti delle baraccopoli di Calcutta: 4,6
  • Senza tetto di Calcutta: 2,9

FONTI:
Ed Diener, Robert A. Emmons, Randy J. Larsen & Sharon Griffin (1985) The Satisfaction With Life Scale, Journal of Personality Assessment, 49:1, 71-75, DOI: 10.1207/s15327752jpa4901_13
Laudadio A., Mancuso S., Manuale di psicologia positiva, Franco Angeli, 2015

La felicità è ricerca

La felicità è ricerca; essa germoglia quando formuliamo le giuste domande (giuste per noi, perché non esistono domande adatte a tutti) sulla vita, sboccia quando riusciamo a rispondere e fiorisce quando viviamo coerentemente con le risposte che abbiamo dato alle nostre domande.
Pensare che la felicità si possa ottenere conformandosi a un modello è il grande errore del nostro tempo, quello che ha reso infelice una società intera, persuadendoci con le armi della comunicazione a credere di essere qualcosa che non siamo. La felicità non può essere adattamento ad un modello altrui. Non può e non deve. Essa è il frutto di un percorso, una ricerca faticosa, densa e a tratti perfino dolorosa. La felicità non si può comprare, non è in vendita: essa è il frutto di una vita ben spesa.
Scrisse Thoreau: “Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, affrontando solo i fatti essenziali della vita, per vedere se non fossi riuscito a imparare quanto essa aveva da insegnarmi e per non dover scoprire in punto di morte di non aver vissuto. Il fatto è che non volevo vivere quella che non era una vita a meno che non fosse assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente, succhiare tutto il midollo di essa, volevo vivere da gagliardo spartano, per sbaragliare ciò che vita non era, falciare ampio e raso terra e riporre la vita lì, in un angolo, ridotta ai suoi termini più semplici” (H. D. Thoreau, Walden ovvero vita nei boschi).
Chi intraprende un viaggio alla ricerca di qualcosa corre il rischio di non trovarlo.
Ma colui che non cerca nulla corre un rischio ben più grande: potrebbe non trovare più se stesso.

Felicità è risolvere i problemi

Zygmunt Bauman

L’evoluzione è stata verso un’esperienza della felicità legata direttamente al piano della vita quotidiana, che nella contemporaneità ha indebolito l’idea della felicità come obiettivo. A ciò si lega anche la parallela evoluzione del concetto di desiderio. Ora, non ci si ferma soddisfatti, e felici, quando un nostro desiderio si realizza. Piuttosto, ci si spinge subito a desiderare qualcos’altro che ci possa soddisfare in maniera migliore. Desideriamo il desiderio più che la realizzazione di esso. Quest’atteggiamento dà luogo ad una catena tendenzialmente infinita di frustrazioni e insoddisfazioni.

Non è vero che la felicità significhi una vita senza problemi. La vita felice viene dal superamento dei problemi, dal risolvere le difficoltà. Si raggiunge la felicità quando ci si rende conto di riuscire a controllare le sfide poste dal destino, ci si sente persi se aumentano le comodità.

Crescendo impari che la felicità è fatta di cose piccole ma preziose

Tratto da: Bach, R. (1979). Il gabbiano Jonathan Livingston

Crescendo impari che la felicità non è quella delle grandi cose. Non è quella che si insegue a vent’anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi… la felicità non è quella che affannosamente si insegue credendo che l’amore sia tutto o niente… non è quella delle emozioni forti che fanno il “botto” e che esplodono fuori con tuoni spettacolari… la felicità non è quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.

Crescendo impari che la felicità è fatta di cose piccole ma preziose… …e impari che il profumo del caffè al mattino è un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.

E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi, e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall’inverno, e che sederti a leggere all’ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.

E impari che l’amore è fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore, e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.

E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccoli attimi felici. E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi. E impari che tenere in braccio un bimbo è una deliziosa felicità. E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami… E impari che c’è felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c’è qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.

E impari che nonostante le tue difese, nonostante il tuo volere o il tuo destino, in ogni gabbiano che vola c’è nel cuore un piccolo-grande. E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.

Si può essere felici per tutta la vita?

Per essere sicuro di non sbagliare a rispondere, sono andato a cercare in un grosso vocabolario la parola “felicità” ed ho trovato che significa “essere pienamente contenti, per sempre e per un lungo tempo”. Ma come si fa ad essere “pienamente contenti”, con tutte le cose brutte che ci sono al mondo, e con tutti gli errori che facciamo anche noi, ogni giorno dell’anno? Ho chiuso il vocabolario e l’ho rimesso in libreria, con molto rispetto perché è un vecchio libro e costa caro, ma ben deciso a non dargli retta. La felicità dev’essere per forza qualche altra cosa, una cosa che non ci costringa ad essere sempre allegri e soddisfatti (e un po’ stupidi) come una gallina che si è riempita il gozzo. Forse la felicità sta nel fare le cose che possono arricchire la vita di tutti gli uomini; nell’essere in armonia con coloro che vogliono e fanno le cose giuste e necessarie. E allora la felicità non è semplice e facile come una canzonetta: è una lotta. Non la si impara dai libri, ma dalla vita, e non tutti vi riescono: quelli che non si stancano mai di cercare e di lottare e di fare, vi riescono, e credo che possano essere felici per tutta la vita.

La felicità non è un numero

Possiamo rappresentare la nostra felicità con un numero? Esiste un numero o una grandezza in grado di farci comprendere se una persona sta bene oppure no?
Risponderemo con una metafora, elaborata dallo psicologo statunitense Martin Seligman. Immagina di essere il pilota di un aeroplano: sulla plancia hai a disposizione un gran numero di indicatori, ma c’è ne forse uno di questi che può dirti se il tuo aeroplano “sta andando bene” oppure no? La risposta è: dipende. Un aviatore esperto sarà in grado di trovare in ogni momento l’indicatore opportuno; se deve tenere sotto controllo la velocità, guarderà il tachimetro. Se vuole sapere a che altitudine si trova, dovrà guardare l’altimetro; se vuole conoscere forza e direzione del vento utilizzerà l’anemometro e così via. In definitiva, non esiste un numero in grado di rappresentare l’aeroplano, ma un certo numero di indicatori a disposizione del pilota.
Quella dell’aeroplano è una metafora che possiamo portare anche nel campo del benessere individuale: non esiste un numero capace di esprimere il nostro grado di benessere o quello dei nostri bambini, semplicemente perché il benessere è un sistema complesso, composto da varie forze che interagiscono tra loro (le abbiamo identificate parlando della teoria del benessere).

Il segreto della felicità è l’ordine

Qual è il segreto della felicità? Difficile dirlo: secondo la psicologia positiva nasce dallo sviluppo adeguato di cinque dimensioni fondamentali (ne abbiamo parlato a proposito del modello PERMA e della teoria del benessere); secondo i giapponesi, invece, la felicità si può raggiungere praticando l’arte del riordino. Imparare a riordinare la propria camera e i propri spazi produce una grande soddisfazione personale, sufficiente ad assicurare la felicità.

A quale età i bambini dovrebbero vestirsi da soli e avere cura della propria cameretta? Secondo Nagisa Tatsumi, maestra di Marie Kondo e autrice di “L’arte di insegnare il riordino ai bambini“, già a sei anni i bambini andrebbero coinvolti nei compiti di riordino. Tra i sei e i dieci anni i bambini dovrebbero imparare a curare il proprio guardaroba e la propria camera.
Per cominciare, ecco una serie di regole per trasmettere l’ordine ai bambini e per evitare che la casa si trasformi in una discarica:

  • Non si lasciano oggetti personali negli spazi comuni (ad esempio: niente giocattoli in soggiorno);
  • Insistere sulla necessità di riordinare ogni oggetto dopo averlo utilizzato; solo attraverso l’estrema coerenza l’ordine diventerà una buona abitudine interiorizzata;
  • Stabilire insieme dove riporre ciascun oggetto: ogni cosa dovrà avere una collocazione precisa;
  • Stabilire quali oggetti sono necessari e di quali potremmo fare a meno;
  • Dotare i bambini di contenitori in cui riporre i propri giocattoli; questi contenitori e i loro spazi dovranno essere “a misura di bambino”;
  • Non fare concessioni a queste regole: per trasformarsi in valori, devono essere proposte nel tempo, senza eccezioni.

APPROFONDIMENTI

Tag: come essere felici

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