Cinque domande da farsi ogni giorno (in quarantena)
Un’altra settimana di quarantena è passata. Di fronte all’incertezza del futuro, è importante pensare al nostro benessere attraverso i piccoli gesti quotidiani. Noi, ad esempio, abbiamo messo a punto una piccola check-list quotidiana, per aiutarci a non rinunciare alle emozioni positive, alla salute e alle relazioni sane. Si tratta di un impegno quotidiano minimo (sono sufficienti 10 minuti), che però ci aiuta ad affrontare la situazione attuale con ottimismo.
Ecco la nostra check-list, cinque domande quotidiane (adattate a partire di quelle di Brooke Anderson) per assicurarci di non rinunciare al benessere:
- Per cosa sono grata/o?
Di fronte a un sacrificio, è importante non cadere nella tentazione di considerarsi vittime impotenti. Nonostante la stanchezza dopo un mese barricati in casa e la difficoltà di conciliare lavoro e famiglia, possiamo trovare facilmente qualcosa per cui essere grati. Praticare questo piccolo esercizio ogni giorno è fondamentale per dare un senso a queste giornate. Se non lo avete letto, vi consigliamo il nostro albo illustrato per bambini “I folletti della verdura e la gratitudine“: in omaggio con il libro potrete scaricare anche il Piccolo Manuale della Gratitudine, per mamma e papà. - Con chi mi sono connessa/o?
Quest’emergenza sanitaria ha trasformato le nostre relazioni sociali: fino a ieri gli esperti suggerivano di mantenere i contatti con i parenti, gli amici e le persone care mentre adesso dovremo necessariamente nutrirci di contatti sociali “a distanza”. È un’occasione per esplorare il lato migliore dei social network e degli strumenti digitali. - Ho fatto esercizio fisico?
Proviamo a muoverci ogni giorno: non è difficile, anche se siamo a casa (e anche se non abbiamo terrazzi/giardini da adibire all’uopo). È sufficiente liberare un po’ di spazio nella sala per praticare un po’ di esercizio fisico. Online si possono trovare decine di batterie di esercizi adatti a grandi e bambini. - Mi sono nutrita/o di bellezza?
Cercare la bellezza e coltivarla attivamente permette di nutrire l’anima. Noi abbiamo riscoperto la bellezza e la meraviglia di veder germogliare le piante sul davanzale e di fare arte, ma esistono moltissimi altri modi di cercare la bellezza: dal restauro delle vecchie imposte di casa alla creazione di piccoli oggetti d’artigianato. Fare qualcosa di bello restituirà un senso profondo alle nostre giornate. - Di quale “normalità” ho scoperto che posso fare a meno?
Dall’aperitivo in centro alla palestra, dalle corse sui mezzi pubblici agli impegni mondani, chi ha detto che la “normalità” sia ciò che è meglio per noi? Questo periodo di quarantena dovrebbe trasformarsi in un momento di riflessione e di consapevolezza: riflettendo sulle routine che eravamo soliti compiere e alle quali abbiamo dovuto rinunciare potremmo scoprire che “senza” si sta meglio. Non senza di tutto, naturalmente!
Provate anche voi a rispondere ogni giorno a queste cinque domande. Potete farlo utilizzando un almanacco, il blocco note dello smartphone o anche semplicemente ritirandovi per qualche minuto in camera a riflettere.
Il nostro augurio è che questa proposta possa essere d’aiuto a qualcuna e qualcuno di voi.