La storia degli elfi di Babbo Natale

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Conoscete la storia degli elfi di Babbo Natale?

La storia degli elfi di Babbo Natale

Alessia de Falco e Matteo Princivalle

Nei boschi coperti di neve del Nord, abita una tribù di piccoli folletti vestiti di verde, che vivono in minuscole casette di ghiaccio. Gli uomini li chiamano Elfi, che in una lingua antica significa “esseri bianchi”; infatti, i folletti hanno la barba bianca e la pelle pallida come la luna.
Ciò che rende più straordinario questo piccolo popolo è il potere dei folletti di apparire dove vogliono: possono spostarsi da una casa all’altra in un battito di ciglia e in tre secondi riescono ad attraversare cinque paesi. I folletti utilizzano il loro potere per proteggere gli esseri umani: entrano in casa senza fare rumore e fanno la guardia, per tenere alla larga i demoni malvagi.
Tanto tempo fa, un uomo vestito di rosso entrò nel bosco e raggiunse il minuscolo villaggio dei folletti: era Babbo Natale, e aveva ricevuto l’incarico di portare dei doni a tutti i bambini buoni.
Babbo Natale cercò il nonno di tutti i folletti e gli disse: “Da quest’anno in poi, porterò un dono a ciascun bambino buono. Il tempo non mi preoccupa: la mia slitta è veloce e le renne corrono come saette. Però, ho bisogno di aiutanti che entrino nelle case di tutti, che veglino sui bambini e che mi riferiscano chi deve ricevere i doni. Potreste aiutarmi?”.
Il nonno di tutti i folletti chiamò a raccolta i suoi nipoti e discussero insieme; dopo tre ore, comunicò la loro decisione: “I folletti più giovani hanno deciso di aiutarti. Per loro sarà un ottimo esercizio: impareranno a sorvegliare gli uomini e ad entrare nelle loro case senza farsi scoprire”.
Più di cento folletti partirono insieme a Babbo Natale. Da allora, ogni tre anni gli aiutanti tornano al loro villaggio e vengono sostituiti da altri folletti più giovani.
I piccoli elfi utilizzano il loro potere per viaggiare di casa in casa e osservano attentamente quel che succede, poi annotano sul loro taccuino il nome dei bambini che meritano un dono.
Se incontrano un bimbo monello, lo avvertono spostando qua e là i suoi giocattoli. È un modo per dire: “Ehi, tu! Guarda che ti abbiamo visto; per questa volta chiuderemo un occhio e non diremo niente a Babbo Natale, ma tu mettiti d’impegno: puoi fare molto meglio di così”.
Si dice anche che qualche bambino abbia incontrato il suo elfo custode: infatti, i folletti più sbadati si dimenticano di rotolarsi nella polvere invisibile prima di partire e così vengono scoperti!

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