LE PERSONE GENTILI SONO PERSONE FORTI
La gentilezza viene spesso fraintesa e scambiata per debolezza o per accondiscendenza. Eppure, quella non è gentilezza: è paura, desiderio di compiacere gli altri per sentirsi amati, è tutt’altra cosa da un vero gesto gentile.
L’atto di gentilezza è facile da riconoscere:
- non ha doppi fini e non viene compiuto per essere ricambiato;
- è un atto d’amore;
- è un atto che riteniamo giusto e necessario.
Dunque, fare qualcosa che non nasce dal nostro cuore e che non riteniamo giusto non significa essere gentili, per definizione. Purtroppo, è difficile cogliere le sfumature e spesso cadiamo nel tranello della “finta gentilezza”. Per riuscire a scioglierlo, abbiamo inventato un giochino.
COACHING CREATIVO: DIVENTIAMO PESCATORI DI GENTILEZZA
La rete della gentilezza è un gioco per passare al setaccio le nostre azioni gentili e assicurarci che queste ci abbiano portato un effettivo benessere. Si gioca in gruppo, che può essere composto da 3-4 persone oppure da una classe di bambini disposta in cerchio (si potrebbe sperimentare, ad esempio, durante il circle time).
Ecco come giocare:
- su un foglio, disegna una rete da pesca, utilizzando i pennarelli o i colori a tempera; se i partecipanti sono tanti, sarà meglio utilizzare un foglio di grandi dimensioni o un piccolo cartellone;
- a turno, ogni giocatore dovrà pensare ad un’azione gentile che ha compiuto durante la giornata e raccontarla a tutti gli altri giocatori;
- gli altri giocatori, proprio come dei pescatori, dovranno passare al setaccio quell’azione per scoprire se è un pesce della gentile o se si tratta di altro; per riuscirci, potranno fare delle domande al primo giocatore (noi nell’elenco di domande qui sotto ne abbiamo esemplificata qualcuna, ma potresti aggiungerne delle altre); a ciascuna domanda si risponde con un “Sì” o con un “No;
- se la risposta a tutte le domande è “Sì”, l’atto compiuto era un vero atto gentile: il giocatore che l’ha compiuto e raccontato potrà prendere un pesce della gentilezza, colorarlo e posarlo sulla rete; se la risposta a qualcuna delle domande è “No”, si trattava di altro e quindi non verrà utilizzato alcun pesce della gentilezza;
- si passa al secondo giocatore e si ripete l’intera procedura; si gioca finché ciascun bambino ha raccontato una delle sue azioni gentili; se il tempo è poco, è possibile estrarre a caso i giocatori che dovranno raccontare un’azione;
- per concludere il gioco, i bambini dovranno liberare tutti i pesci della gentilezza che hanno pescato durante il gioco; potresti preparare una boccia di plastica in cui depositarli, o un cartellone azzurro a cui incollarli.
ELENCO DI DOMANDE PER RICONOSCERE I PESCI GENTILI
Ecco alcune delle domande che si possono utilizzare per giocare alla rete della gentilezza:
- Hai fatto volentieri quest’azione?
- Credi che la tua azione sia stata giusta?
- L’hai fatto per ottenere qualcosa in cambio? (in questo caso la risposta da considerare per il pesce della gentilezza sarà un “No” e non un “Sì”)
- Lo faresti di nuovo?
RISORSE STAMPABILI
Abbiamo preparato i pesci della gentilezza e i pescatori di gentilezza; i primi si possono utilizzare durante il gioco (in alternativa, ciascun bambino dovrebbe essere libero di disegnare il suo pesce della gentilezza); i secondi si possono utilizzare come una sorta di medaglia, da ritagliare e da distribuire a ciascun bimbo che ha partecipato al gioco.
Vuoi stampare questi pesci della gentilezza? Clicca qui.
Vuoi stampare questi pescatori di gentilezza? Clicca qui.