Gratitudine e gentilezza: le chiavi del benessere
L’importanza della gentilezza è riconosciuta da tutti. Ma, allo stesso tempo, ci domandiamo: “è davvero possibile una vita all’insegna della gentilezza?”. Intorno alla gentilezza vi sono molti pregiudizi: primo fra tutti, quello secondo cui le persone gentili finirebbero per essere sopraffatte in un mondo di squali.
Ma cosa sappiamo veramente su questa virtù?
GRATITUDINE
Alla base della gentilezza c’è un punto di forza caratteriale (li abbiamo approfonditi nel Corso intensivo di Psicologia Positiva): la gratitudine. La gratitudine è stata definita come la sensazione di ringraziamento e di gioia in risposta all’aver ricevuto un dono, sia che il dono sia un beneficio tangibile, sia che si tratti di un momento di calma e beatitudine suscitato dalle bellezze naturali.
La gratitudine non è fine a se stessa: le persone grate alla vita, a prescindere dalla propria posizione sociale, dallo stato di salute e dalle fortune/sfortune personali, vivono meglio. La gratitudine è una delle due sole forze caratteriali che sono direttamente legate al benessere.
Come tutti gli aspetti del carattere umano, la gratitudine si può potenziare, con un opportuno allenamento.
LETTURA CHIAVE: Gratitudine
FAVOLE DI GRATITUDINE
APPROFONDIMENTI E LABORATORI ESPERIENZIALI:
- Come si insegna la gratitudine ai bambini?
- La lettera di gratitudine
- Diario-mandala della gratitudine
- Cresciamo attraverso la gratitudine, anche nei momenti difficili
LA CULTURA DELLA GENTILEZZA
Se la gratitudine è un vero e proprio tratto caratteriale, la gentilezza ha contorni più sfumati; è l’abito mentale tipico delle persone grate. Come tutti gli abiti mentali nasce dall’interazione di carattere, emozioni, pensieri, azioni e interazioni sociali. La cultura della gentilezza, nella quale crediamo profondamente, è un fenomeno sociale: dobbiamo condividerla, farci insegnanti di gentilezza e allievi di gentilezza.
Ma come si educa alla gentilezza? Si comincia sempre con l’auto-educazione. Se non diventiamo ricercatori ed esempi di gentilezza difficilmente potremo educare la comunità. Successivamente, dopo aver fatto pratica per qualche settimana con gli esercizi di gratitudine, possiamo introdurre le buone maniere e gli atti gentili. È importante notare che le buone maniere, se non si è prima lavorato sulla gratitudine, sono solo manierismo e non hanno nulla a che vedere con la cultura della gentilezza.
LETTURA CHIAVE: La cultura della gentilezza
APPROFONDIMENTI E LABORATORI ESPERIENZIALI
- 12 minuti al giorno di gentilezza cambiano la vita
- Filastrocca della gentilezza
- La città della gentilezza
- Le parole magiche della gentilezza
- Il fiore/cuore della gentilezza
- La rivoluzione silenziosa della gentilezza
- L’educazione alla gentilezza comincia con le buone maniere
GRATITUDINE E GENTILEZZA NON CI RENDONO DEBOLI
Concludiamo questo percorso teorico/pratico ricordando che le persone gentili non sono deboli! Gratitudine e gentilezza non significa piegarsi al volere degli altri, ma esprimere gratitudine per quanto di buono si riceve e verso la vita, poiché ci dona qualcosa ogni giorno.
LETTURA CHIAVE: Chi aiuta gli altri aiuta se stesso