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La streghetta della pervinca e l’elisir dell’amore

Alessia de Falco & Matteo Princivalle

Con i primi freddi settembrini, nel bosco era spuntata una pervinca; era un piccolo fiore azzurro-violaceo, che spiccava tra i verdi cespugli. La pervinca era la casa di una streghetta un po’ altezzosa.
“Nessuno nel bosco prepara filtri magici e pozioni come so fare io!”, era solita esclamare con orgoglio.
Ciò che diceva corrispondeva al vero: la streghetta era davvero abile a miscelare erbe e fiori. Peccato che poi passasse il suo tempo a vantarsene, causando malumori tra le altre creature del bosco che la tenevano a debita distanza.

Un giorno da quelle parti arrivò un elfo del mare: si era perso facendo surf su un refolo di vento e non sapeva come tornare a casa. La streghetta lo vide e se ne innamorò perdutamente; come darle torto, era davvero bellissimo.
Gli promise che lo avrebbe aiutato a trovare a casa, ma si mise a preparare un filtro d’amore per conquistarlo: mescolò tutti gli ingredienti segreti che conosceva solo lei e in breve l’elisir fu pronto.

“Ora non mi resta che invitarlo per il tè del pomeriggio” si disse soddisfatta la streghetta. E così fece: quando furono le cinque l’elfo si presentò con un mazzolino di fiori in mano e si accomodò vicino a un tronco.
“Ho preparato un tè speciale ed una buona torta di more”, gli disse la streghetta con aria furba. L’elfo assaggiò tutto senza far complimenti e poi la guardò speranzoso: “Come farai a riportarmi al mare?”.

Cosa? Ma che domande sono mai queste?!? La streghetta non capiva davvero: l’elfo avrebbe dovuto innamorarsi perdutamente di lei, giurarle eterno amore e …
E invece niente! L’elisir d’amore non aveva avuto alcun effetto?
La streghetta gli promise che il giorno dopo lo avrebbe teletrasportato l’indomani e lo congedò bruscamente, con la scusa di voler riposare.
Quando rimase sola scoppiò a piangere: “Perché non mi ama? Dove ho fallito?”.

Fu allora che una vocina le disse: “Da quando le streghe si disperano in modo così esasperante da disturbare il mio sonno?”.
Era la pianta di pervinca accanto a lei che parlava, con un tono molto severo.
“Ma io soffro …”.
“Lo vedo”, continuò la pianta, con tutti i suoi fiorellini violacei puntati verso di lei come occhietti curiosi.
“Però una soluzione c’è: mostrati per quello che sei. Non esiste elisir capace di imbrogliare il cuore. L’unica magia che puoi fare è lasciare che il cuore sia libero e lui troverà la strada”.

“Dici che funzionerà?” chiese la streghetta.
“Non posso promettertelo”, risposte la pervinca, “ma la libertà è l’unica magia davvero efficace per il cuore”.
L’indomani la streghetta si presentò all’appuntamento con l’elfo.
“Sei pronto a partire?” Gli chiese. Poi lo prese per mano e scomparvero, alla volta del mare.

Giunti a questo punto, una fiaba che si rispetti vi rivelerebbe anche com’è andata a finire questa storia. Ma questa non è una storia come tutte le altre, per cui lasceremo che siate voi ad immaginare il finale.

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