Il bastone della pioggia

Oggi vi parleremo di un gioco che in realtà gioco non è, ma che porta con sé il fascino di miti e leggende di tanti anni fa. Stiamo parlando del bastone della pioggia, un antico strumento con cui gli indiani d’America invocavano l’acqua necessaria alla sopravvivenza in territori spesso molto aridi. Il bastone della pioggia può trasformarsi in un laboratorio creativo da realizzare con i bimbi, riciclando materiali che abbiamo a casa. Di seguito ti spieghiamo il procedimento per realizzarlo.

La leggenda del bastone della pioggia

Tanto tempo fa, sulla terrà non cadeva nemmeno una goccia di pioggia. Così un indiano di nome Kaxinawà getto un pesce dorato nella laguna del cielo, mirando un uccello pescatore. Il volatile andò in picchiata sulla preda, liberando il foro della laguna che stava tenendo otturato con le zampe e facendo scendere la pioggia per la prima volta. Anche oggi, quanto il cielo si prepara al temporale, possiamo vedere i bagliori dei pesci dorati lanciati dagli indiani. Forse noi li chiamiamo lampi, ma poco importa.

Il bastone della pioggia è un tentativo di riprodurre quello scroscio tanto amato della pioggia che scende e quasi crepita, toccando il suolo. In spagnolo il bastone della pioggia si chiama Palo de lluvia: si tratta di uno strumento musicale appartenente alla categoria degli idiofoni a scuotimento e di origine cilena.

Come dicevamo, anche noi possiamo realizzare il nostro bastone della pioggia: forse non scatenerà temporali, ma terrà impegnati in un’attività creativa i bimbi e ci rilasserà con il suo suono.

Come si realizza un bastone della pioggia

In origine venivano utilizzate le piante di cactus morte naturalmente: all’interno la polpa si essicca dando origine a una sorta di tubo vuoto, utilizzato per il bastone. Per riprodurre il suono della pioggia, il bastone veniva riempito delle spine del cactus morto, sigillando poi le estremità. Noi chiaramente non useremo cactus, ma materiali di recupero. Il procedimento è estremamente semplice.

Ecco cosa procurarti, per la versione più simile all’originale:

  • cacciavite a croce piccolo o punteruolo
  • tubo di cartone robusto di almeno 50 cm
  • chiodi da legno con testa larga (che non siano più lunghi del diametro interno del tubo)
  • nastro adesivo di carta
  • materiale per decorare
  • colla a caldo
  • cartone
  • pastina, semi, sassolini, legumi secchi… o quant’altro vogliate inserire al suo interno per produrre il suono.

Procurati un tubo di cartone, vanno bene ad esempio quelli spessi su cui vengono arrotolati i tessuti nelle mercerie. Sigilla una delle due estremità del tubo con un cerchio di cartone da fissare con il nastro adesivo. Disegna poi sul tubo una sorta di spirale a matita e segna dei punti su questa linea.

Con il cacciavite, pratica dei fori dove hai disegnato i punti e infila in ciascun foro un chiodino, magari aiutandoti con un martello di gomma. Fai attenzione a non lacerare il cartone. Ferma i chiodi con il nastro adesivo per carta e rovescia all’interno del tubo riso, pastina o anche legumi secchi.

A questo punto, sigilla anche l’altro lato del tubo nello stesso modo di prima. Adesso sbizzarrisciti a colorare e decorare l’esterno del tubo di cartone, evitando colori acquosi per non far macerare la carta. Potrai anche usare carta crespa, o stoffa, o ritagli di carta colorata.

Versione semplificata del bastone della pioggia

Se stai lavorando con bambini molto piccoli, potresti realizzare una versione semplificata del bastone della pioggia. In questo caso usa semplicemente un tubo di scottex, evitando la spirale di chiodi. Sigilla bene le estremità e riempi l’interno con riso. Non si otterrà lo stesso effetto, ma sarà comunque un esperimento divertente e personalizzabile con colori e decori.

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