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Mindfulness

La mindfulness è una pratica che consiste nel focalizzare la propria attenzione verso il momento presente. La mindfulness, nonostante derivi dalle pratiche di meditazione buddista, è stata privata degli elementi religiosi ed è a tutti gli effetti una pratica laica. Numerosi studi scientifici hanno confermato il valore della mindfulness per il benessere individuale.

La mindfulness può essere definita un atteggiamento della mente, con una maggiore consapevolezza del presente. E’ una pratica che trae origine dal buddismo theravada e risale a oltre 2.500 anni fa, diffondendosi progressivamente in Birmania, Cambogia, Laos, Sri Lanka e Thailandia, in ambito monastico e laico.

La parola inglese mindfulness traduce il temine Sati in lingua Pali, con cui viene indicata l’attenzione consapevole o “attenzione nuda”. Nel tempo questa pratica è stata portata anche in Occidente, dove è un’acquisizione relativamente recente e non legata in modo specifico all’ambito buddhista: si tratta infatti di una forma di pensiero applicabile indipendentemente da credenze, ideologie, etc.

In Occidente la minduflness si è diffusa negli Anni Settanta ad opera di un medico statunitense Jon Kabat Zinn. E’ stato questo studioso a concettualizzarla, affermando che: “mindfulness significa prestare attenzione, ma in un modo particolare:

  • con intenzione;
  • al momento presente;
  • in modo non giudicante”.

La mindfulness è una pratica che è stata ampiamente studiata dalla comunità scientifica. Programmi basati sulla mindfulness vengono utilizzati in tutto il mondo nell’ambito della psicoterapia. Tutti gli studiosi sono concordi nel sostenere i benefici della mindfulness (c’è una certa diversità di opinione solo nel valutare l’entità di questi effetti). In particolare:

  • potenzia la capacità di prestare attenzione;
  • migliora il benessere psico-fisico;
  • combatte gli effetti negativi dello stress;
  • combatte l’ansia e i pensieri negativi;
  • migliora la qualità delle relazioni sociali.

COME SI PRATICA LA MINDFULNESS

Per chi è alle prime armi, bastano 10 minuti per sperimentare la mindfulness. Siediti su un cuscino con la schiena diritta e le gambe incrociate. Concentrati sul tuo respiro, sull’aria che entra ed esce dalle narici e sui movimenti dell’inspirazione e dell’espirazione. Poni tutta la tua attenzione sul respiro. Può capitare che la mente divaghi, tornando a focalizzarsi su un pensiero capace di distrarla: sarà sufficiente riportarla sul respiro.
Un programma di mindfulness settimanale di questo tipo (10 minuti al giorno), per quanto semplice, è già di grande utilità per il benessere psicofisico personale.

Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere.
Dalai Lama

LABORATORI DI EDUCAZIONE CREATIVA©

APPROFONDIMENTI

  • Il Dalai Lama sostiene che “Se si insegnasse la meditazione ai bambini di otto anni si eliminerebbe la violenza nel mondo nel giro di una generazione“. In effetti, tutti gli studi e le meta-analisi scientifiche hanno confermato gli effetti benefici di questa pratica (a fronte di una quantità minima di tempo da dedicargli). Puoi trovare qualche indicazione in più nel nostro articolo sui benefici della mindfulness a scuola.
  • Anche in famiglia si può praticare la mindfulness; Jon Kabat Zinn ne parla ne “Il genitore consapevole”. Puoi trovare qualche idea nel nostro articolo “La mindfulness in famiglia“.
  • Praticare la mindfulness incide sulla sfera sociale, migliorando la qualità delle relazioni interpersonali, e sulla sfera emotiva, migliorando la consapevolezza e il controllo di Sé. In questo senso, la mindfulness è un’ottima pratica per sviluppare l’intelligenza emotiva.
  • Praticare la mindfulness è inoltre un valido esercizio per potenziare l’autostima: diventare consapevoli del momento presente aiuta a tenere lontani stress, ansia e giudizi (tutti elementi che condizionano negativamente l’autostima).
  • La mindfulness deriva da un insieme di insegnamenti, in particolare buddhismo theravada (vipassanā), Zen (zazen) e pratiche di meditazione Yoga. Per spiegarla in maniera incisiva ricorriamo allideogramma “nianche combina due caratteri diversi: la parte superiore dell’ideogramma significa “adesso”, mentre la parte inferiore indica il “cuore”. Un modo per dirci che la vita va vissuta ora e sentita con il cuore. Bello vero?
  • Quando si pratica la mindfulness, può essere utile farlo insieme ad altre persone. Nella filosofia buddhista si parla a questo proposito di Sangha, una parola sanscrita che indica la comunità spirituale. Il gruppo aiuta a praticare nella quotidianità la consapevolezza, opponendosi a un mondo frettoloso e sempre di corsa e a stili di vita malsani. E’ un modo per incoraggiarsi l’un l’altro nelle situazioni difficili, oltre ad essere fonte di ispirazione e speranza di miglioramento.

FONTI

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