Problemi di compiti (delle vacanze)
Premettendo che siamo contrari ai compiti, o almeno, all’uso che ne viene fatto, vediamo insieme qualche consiglio per sopravvivere ai compiti delle vacanze di Pasqua. Esercizi che, nei casi peggiori, rischiano di mandare a monte una settimana di divertimento in nome di un obbligo noioso ed inutile.
1# E se li facessero mamma e papà?
I genitori che aiutano i figli nei compiti delle vacanze sono un classico: un modo per dividersi il lavoro. Centinaia di blog, siti e insegnanti tuonano dall’alto dei loro scranni contro una simile pratica. Citiamo Repubblica, che utilizzando uno studio scientifico è più credibile:
E se aiutare i figli a scuola fosse controproducente? Il dubbio è venuto ai ricercatori della University of Texas at Austin e della Duke University che hanno condotto uno studio per valutare la relazione fra coinvolgimento genitoriale e performance accademica. Risultato: la maggior parte delle forme di partecipazione misurabile dei genitori ha portato pochi dividendi scolastici per i figli, indipendentemente dal livello di educazione di mamma e papà.
…
Ma il verdetto dei dati è stato inequivocabile: quella che emerge è una relazione inversamente proporzionale. Già a partire dalle medie, il coinvolgimento dei genitori nei compiti ha un impatto negativo sui risultati dei test.
Fare i compiti al posto dei figli non li aiuta, anzi, li deresponsabilizza e in molti casi può demotivarli. E’ vero che è una situazione di comodo, ma sarebbe meglio evitare.
2# E se non li facessimo affatto?
A patto di assumersene la piena responsabilità, genitori e figli, ci può stare. Che poi è una dichiarazione di guerra al sistema scuola, per cui stupida: a quel punto statevene a casa e optate per l’educazione parentale (ovvero i genitori si occupano dell’istruzione dei figli; cosa bella ma molto difficile). Finché i vostri figli frequentano una scuola, è bene lavorare in concerto con i docenti, fare gli anarchici danneggia solo una persona: il bambino.
3# Li copiamo il primo giorno di scuola
Io ho sempre fatto così: i miei genitori non mi aiutavano ne controllavano il quaderno, per cui finivo per ridurmi a lavorare tra una campanella e l’altra. Sono sopravvissuto, con una percentuale di note pari a zero, buoni voti e una carriera scolastica tutto sommato soddisfacente. Lo consiglierei? Non so dire.
Dire una cosa del genere è tremendamente diseducativo? Dipende: Portale Bambini è contro il buonismo, è per la crescita libera ed appagante dei bambini. Se questa strategia vi riesce bene, non crea problemi allo studente e alla famiglia, valutatela. Purtroppo funziona per pochi casi
4# Un po’ alla volta, giornate intensive di compiti e altro
Sono le soluzioni più frequenti, con cui tantissimi genitori si barcamenano. Diciamo che a parte l’elevato coefficiente di stress è l’unica soluzione
E se volessimo motivare i bambini a fare meglio?
Abbiamo scoperto che ci è impossibile trovare una soluzione al problema dei compiti: i genitori non dovrebbero farli, copiarli in classe è immorale, costringere i bambini non funziona poi tanto; è il classico problema dove “comunque fai, sbagli“!
E allora? Dovremmo forse arrenderci? Assolutamente NO. La soluzione è incentivare i bambini a fare i propri compiti, motivandoli e facendo veder loro i vantaggi dello studio e come possa essere divertente.
- Fateli crescere in un ambiente stimolante, fategli frequentare persone colte, parlate con loro come se lo studio fosse un valore piuttosto che una seccatura
- Leggere tanto in famiglia aiuta, numerosi studi lo sostengono. Leggete insieme ai vostri figli, i libri di testo ma non solo. Deve diventare una bella abitudine.
- Create un ambiente rilassante in cui svolgere i compiti: una camera luminosa, meglio se con un sottofondo musicale che favorisca la concentrazione
- Merenda a metà del lavoro, con spremuta d’arancia 100% bio e naturale e qualche biscotto (anche i premi fanno la loro parte)
Forse il trucco è proprio questo: inserire i compiti nella routine quotidiana dei bambini cercando di dargli una valenza il più possibile positiva.
E voi, che trucchi usate? Che strategie avete trovato per affrontare i compiti delle vacanze?