Il Salvanèl
IL SALVANÈL
Leggenda trentina, della Val di Non
Il Salvanél era un uomo dei boschi, vestito di rosso, con una foltissima barba nera. Questa creatura dispettosa faceva smarrire la strada a chi lo inseguiva tra gli alberi, ma in fondo aveva un cuore gentile: era sempre pronto ad aiutare gli anziani e chi aveva bisogno di una mano nel bosco. Questo folletto aveva una forza straordinaria:
LA LEGGENDA DEL SALVANÈL
C’era una volta in Val di Non una fanciulla dai lunghi capelli biondi. Un giorno, la ragazza scoprì di aspettare un bambino, senza sapere né perché né per come. Tuttavia, quando la gente del paese se ne accorse, cominciarono a guardarla male: pensavano fosse una strega!
La fanciulla, spaventata a morte dai suoi compaesani, decise di scappare sull’Ozolo (un monte della Val di Non). Qui, trovò un buco tra le rocce e vi si sistemò, ricavandosi una piccola casetta. Solo i suoi amici più cari sapevano dove si fosse nascosta e ogni tanto andavano a portarle qualcosa da mangiare o delle coperte per riscaldarsi. Poi, un giorno, nacque il suo bambino: lo chiamò “Salvanèl”.
Passarono gli anni e il Salvanèl cresceva forte e di buon cuore: aveva una barba nera foltissima e indossava sempre un abito rosso. La gente dei paesi lo incontrava raramente, poiché il Salvanèl, di solito, si muoveva durante la notte. Faceva paura, certo, ma era anche una creatura di buon cuore: se incontrava qualcuno in difficoltà nel bosco, non esitava un istante e correva ad aiutarlo. Inoltre, al tramonto, si caricava sulle spalle una cesta piena di legna e la portava agli anziani, in modo che potessero scaldarsi.
Se però vedeva qualcuno che accendeva fuochi nei boschi o che gettava rifiuti nel bosco, allora il Salvanèl andava su tutte le furie e trovava il modo di vendicarsi: faceva scappare gli animali dalle stalle, toglieva le ruote dai carri e le nascondeva o mungeva le mucche durante la notte, senza lasciare una goccia di latte.
Secondo la leggenda, il Salvanèl visse moltissimi anni, senza mai invecchiare. Qualcuno dice che sia ancora lì, nascosto nella sua grotta tra i monti e che accorra ad aiutare la gente nel bosco.
FONTE: Salvanèl, una leggenda della Val di Non (2012), volume pubblicato a cura della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige