Andare a letto a un orario regolare è fondamentale per i bambini

Andare a letto ad un orario regolare e seguendo una precisa routine è molto importante: dai 3 agli 11 anni le ore e la regolarità del sonno influenzano direttamente il comportamento dei bambini. Un sonno di cattiva qualità è associato a disturbi del comportamento.

Uno studio pubblicato sulla rivista Pediatrics ha analizzato un campione di oltre 10.000 bambini per verificare gli effetti sul comportamento associati al sonno. Per i bambini che frequentano la scuola dell’infanzia, l’orario ideale per andare a dormire è compreso tra le 20:00 e le 20:30 e le ore di sonno raccomandate sono 11. Per i bambini che frequentano la scuola primaria, l’orario giusto per andare a dormire è compreso tra le 20:30 e le 21:30 e le ore di sonno raccomandate sono 10.

Purtroppo, oggi tendiamo a posticipare sempre di più l’ora della nanna. I bambini si intrattengono con la tv o con i videogiochi, gli adulti con lo smartphone e il tempo passa; è naturale, ma si tratta di un comportamento che produce conseguenze negative e che fortunatamente si può correggere con un minimo sforzo.

Nel campione di bambini partecipanti allo studio, una routine del sonno irregolare si associava frequentemente a disturbi comportamentali, rilevati dai genitori e dagli insegnanti dei bambini. I bambini che hanno regolarizzato la propria routine del sonno, invece, hanno mostrato evidenti segni di miglioramento.

Due consigli per ristabilire la routine del sonno

Come cambiare la routine del sonno? Ecco due consigli:

  1. Mantenete il controllo della situazione. Quando è in gioco la salute psicofisica dei bambini, sono i genitori a decidere. In questi casi non è corretto lasciare la libertà di scelta ai più piccoli, perché loro sanno bene ciò che vogliono, ma non sempre riescono a capire ciò di cui hanno bisogno (ricordate sempre che i bambini sono persone in formazione, la cui psicologia è ancora immatura).
  2. Parlatene con loro. Spiegategli perché volete anticipare l’orario della nanna, discutete insieme sull’importanza del sonno e aiutateli a capire che si tratta di una scelta inoppugnabile ma motivata da ragioni di salute. Il dialogo vi aiuterà a non essere considerati dei “genitori tiranni” o dei rompiscatole: non è detto che azzeri i conflitti, ma li riporterà in una dimensione più ragionevole.
  3. Attenzione al momento pre-nanna: si tratta di una fase delicata della giornata, durante la quale è importante favorire il rilassamento dei bambini. Un classico intramontabile è la storia della buonanotte, mentre andrebbero evitati gli schermi nei 30 minuti precedenti al sonno.

Per approfondire

  1. Changes in Bedtime Schedules and Behavioral Difficulties in 7 Year Old Children, su pediatrics.aappublications.org

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