La bellezza fa crescere: spunti per l’educazione estetica

Quanto è importante crescere in un ambiente caratterizzato dalla bellezza? Tantissimo: si imparano l’ordine, l’armonia e l’amore per quel che è bello. Questi insegnamenti, che spesso vengono trascurati, sono invece fondamentali per vivere all’insegna della felicità: ci guidano, ci aiutano ad interagire con l’ambiente nel modo migliore ma soprattutto a dare senso a quello che facciamo.

Se abbandoniamo la bellezza, se smettiamo di cercarla, la vita diventa grigia, priva di passioni e motivazioni. Le passioni stesse sono la ricerca di qualcosa che noi percepiamo come “bello”, se ci pensate.

TRE SPUNTI PER CRESCERE, EDUCANDOCI ALLA BELLEZZA

Proviamo a concretizzare questa riflessione nella pratica: abbiamo deciso di cominciare da tre grandi approcci educativi: il metodo Montessori, il Reggio Emilia Approach e il metodo Steiner-Waldorf. Ciascuno di essi ha almeno una lezione sulla bellezza da insegnarci, anche se non siamo bambini!

LA BELLEZZA SECONDO MARIA MONTESSORI

Il metodo Montessori, vera e propria celebrità nel campo della pedagogia, sosteneva l’importanza della bellezza, cominciando dall’ambiente. Vivere in un “bell’ambiente”, secondo Maria Montessori, significava vivere in un ambiente pulito, ordinato, a misura di bambino (ovvero un ambiente i cui elementi potessero essere raggiunti, spostati e utilizzati anche dai più piccini), armonioso e curato nei dettagli.

Queste semplici linee guida dovrebbero esserci d’aiuto per educare alla bellezza nel luogo più spontaneo di tutti: la casa. Non serve una gita al museo per scoprire qualcosa di bello; si può cominciare dalla propria cameretta, dal guardaroba, dalla cucina. La lezione più importante del metodo Montessori, forse, è proprio questa: è la cura che mettiamo nell’ambiente di vita a renderlo bello e a educare il nostro senso estetico. Prima di cercare la bellezza in giro per il mondo, riscopriamola nella nostra stanza!

SPUNT-ESERCIZIO: nel primo week-end di pioggia, facciamo tesoro degli spunti montessoriani e rimettiamo mano alla casa domandandoci se sia adatta ad ospitarci al meglio. E’ pulita e ordinata in modo tale da rendere ogni spazio vivibile e arioso? L’accoglienza si sente nell’aria, come fosse il profumo di una buona torta? E’ a misura di bambino?
E dopo il pensiero…azione! C’è sempre tanto da fare e da riorganizzare.

LA BELLEZZA NEL REGGIO EMILIA APPROACH

Il Reggio Emilia approach mette al centro la creatività del bambino, la sua unicità. La bellezza nasce nell’ascolto di quel prodigio naturale che è il bambino. Rispettarlo e aiutarlo a interagire con il mondo attraverso la molteplicità dei suoi linguaggi non significa esclusivamente educare, ma anche trasmettere e riscoprire un’idea di bellezza fatta di semplicità. Questo approccio è incentrato sull’importanza della comunicazione, sia essa linguaggio o rete sociale.

La domanda è: siamo in grado di ascoltare? Sappiamo descrivere quello che ascoltiamo? O finiamo per perderlo nel mare di stimoli a cui siamo sottoposti ogni giorno? Distaccandoci un poco dal Reggio Emilia Approach potremmo dire che la bellezza si riscopre in due: grandi e bambini insieme, in un percorso fatto di ascolto, comprensione e valorizzazione. Se volete approfondire questo aspetto, quello della comunicazione condivisa, provate con il nostro ebook Felice come un FIORE.

SPUNT-ESERCIZIO: La nostra comunicazione è una “bella comunicazione”? Semplice, rispettosa, ricca di emozioni? Un ottimo esercizio è ripensare con orecchio critico quel che abbiamo detto a cena. L’atmosfera metteva voglia di raccontare? Ho ascoltato con attenzione quel che hanno detto gli altri? Ho parlato bene? Come ci siamo arricchiti da questo scambio?
Giorno dopo giorno, ripulite la vostra comunicazione e contribuite a rendere gli scambi sociali con la famiglia e con gli amici più costruttivi. Buon lavoro!

LA BELLEZZA SECONDO STEINER

L’approccio steineriano, che suddivide le facoltà in cognitivo-intellettuali, creativo-artistiche ed infine pratico-artigianali segue però un fil rouge, quello dell’armonia: lo sviluppo deve essere armonico. In questo senso, il concetto di bello si svincola dall’arte, da quella che è solo “una” bellezza.

In quest’armonia possiamo trovare una definizione di bellezza molto importante: non solo nell’arte (che pure è importante, costituendo un terzo del tempo dedicato all’apprendimento, contro l’infinitesimo della nostra scuola) ma anche nella pratica artigianale e manuale, così come nella logica. Questa è l’ultima lezione: la bellezza è equilibrio. Non è troppo né troppo poco. In questa forma, la ritroviamo in ogni aspetto della vita quotidiana.

SPUNT-ESERCIZIO:  Pensiamo a cinque momenti della nostra giornata e cerchiamo qualcosa di bello in ciascuno di essi. Potremmo fare questo esercizio con tutta la famiglia. Sarà uno stimolo per educarci a trovare la bellezza.

 

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