Affrontiamo il cambiamento

I cambiamenti fanno parte della vita: cambiare lavoro, traslocare, separarsi da una persona a cui teniamo. Sono eventi che ci lasciano un gran vuoto ma, se affrontati nella giusta maniera, possono aprire le porte a nuove opportunità.
Non è semplice superare un periodo di transizione, in cui vengono a mancare le nostre certezze. Saper affrontare nella maniera corretta il cambiamento dipende molto spesso dall’educazione che riceviamo. Per questo è importante che i genitori siano in grado di preparare i bambini alla vita e alle situazioni che potranno incontrare, positive o negative che siano.
Occorre insegnare a liberarsi del rimpianto e osservare i problemi da diverse angolazioni, vivendo con un pizzico di entusiasmo il quotidiano. Cambiare è un’opportunità e non una punizione: serve uscire dalla nostra zona di confort per affrontare i fatti, individuando i nostri limiti e le nostre potenzialità. Ecco alcuni consigli utili ed un gioco da fare insieme, per diventare camaleonti multicolori.

CINQUE CONSIGLI PER AFFRONTARE IL CAMBIAMENTO

  • Sii trasparente: anche se a volte non è semplice, cerca di spiegare con termini facili e comprensibili ciò che sta accadendo. Ad esempio, se è in arrivo un fratellino, rendi il bambino partecipe della novità, coinvolgilo in ciò che fai. Negli eventi negativi è più complesso, ma dovremmo cercare di essere trasparenti e dire la verità. I bambini hanno le antenne e capiscono più di quanto noi immaginiamo. Comprese le bugie che diciamo, anche a fin di bene.
  • Diventa consapevole degli schemi mentali: spiega a te stessa/o e ai bambini che a volte gli schemi mentali ci impediscono di vedere la realtà in modo diverso, aprendo nuove prospettive. Tutti noi opponiamo una forte resistenza al cambiamento: in realtà occorre imparare a vedere i problemi da nuove angolazioni.
  • Condividi i tuoi pensieri: se le cose stanno cambiando e questo ti spaventa, senza riversare il tuo carico emotivo sugli altri, prova ad esternare le emozioni. Tenere tutto dentro non aiuta mai, così come non aiuta sbottare con la prima persona che troverai davanti a te. Il dialogo è tutto; se il bambino è spaventato e lo sei anche tu, diglielo: insieme è più semplice farsi coraggio e affrontare le avversità.
  • Pensare bene aiuta a cambiare bene: la negatività rende più difficile il superamento degli ostacoli. Impara a riconoscere il potenziale che è in te e lavorarci. Sei testarda/o? Usa la tua “cocciutaggine”, trasformandola in determinazione.
  • Il cambiamento inizia dalla quotidianità: non fermarti alle routine, spezzale e innovale. Incomincia a percorrere nuove strade, assaggia ogni tanto un cibo nuovo, sperimenta insieme alla famiglia piccole novità.

Ecco un racconto a proposito di cambiamento:

Un uomo, che sta cercando di tornare a casa dopo un lungo viaggio, si trova davanti un fiume in piena che gli sbarra la strada; attraversarlo a nuoto è impossibile e non c’è nessuna barca nei paraggi.
L’uomo abbatte alcuni alberi, lega insieme i tronchi e costruisce una zattera; poi si siede sopra di essa e attraversa il fiume, aiutandosi con un bastone. Con qualche sforzo riesce a raggiungere l’altra riva; abbandona la zattera sulla sponda del fiume e riprende la via del ritorno.

La storia dell’uomo e della zattera è un breve racconto buddista, che nasconde una potente metafora del cambiamento. Nel comportamento di quest’uomo – al netto di una buona dose di ingegno e capacità costruttiva – non c’è nulla di insolito, vero? Immagina un altro uomo: una volta raggiunta la riva, invece di abbandonare la zattera, se la carica sulle spalle  e prosegue il suo viaggio trascinandosi dietro il peso dell’imbarcazione. Ti sembra strano? In effetti lo è; tuttavia, questo è il comportamento che mettiamo in atto nella nostra vita quotidiana: tutti noi, chi più chi meno, siamo legati a degli schemi mentali. Si tratta di abitudini del pensiero che sviluppiamo in modo inconsapevole, per ragioni di economia mentale. Questi schemi possono essere utili in alcune situazioni e rivelarsi un peso o un ostacolo in altre, proprio come la zattera. La zattera ci aiuta ad attraversare le acque, ma dopo dobbiamo abbandonarla. Il cambiamento, la crescita, presuppongono che ciò che ci è stato utile in alcune fasi della vita, possa non esserlo più. Se vogliamo padroneggiare il cambiamento, dobbiamo prima imparare a riconoscere i nostri schemi mentali e a valutare, caso per caso, se è bene utilizzarli o metterli in pausa.

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