CHI STUDIA E VIVE NEL VERDE HA VOTI MIGLIORI: LE PIANTE AIUTANO L’APPRENDIMENTO

Lo smog è nemico della salute, ma anche del cervello. Pier Mannuccio Mannucci, professore emerito di medicina interna all’Università degli Studi di Milano e già direttore del Policlinico di Milano, ha lanciato l’allarme sui danni cognitivi causati dallo smog e dall’inquinamento.

Questo vale per gli adulti e per gli anziani, ma soprattutto per i bambini: studiare circondati dal cemento e dall’inquinamento urbano porta ad un peggioramento del rendimento scolastico. Al contrario, nelle scuole “green”, ovvero quelle scuole circondate dal verde e nelle quali i ragazzi hanno più occasioni di contatto con la natura, la qualità dell’apprendimento migliora.

Non occorre abbandonare la città:  è sufficiente la presenza di un parco nelle vicinanze della scuola (o ancora meglio, un ampio giardino scolastico) e la presenza di piante per godere dei loro benefici. Le piante puliscono naturalmente l’aria e alcune lo fanno in modo più efficace di altre. Come ha dichiarato il professor Mannucci al Fatto Quotidiano: “Uno studio spagnolo su quasi 2600 bambini della scuola primaria ha dimostrato che gli spazi verdi nella scuola e nell’ambiente circostante aiutano l’apprendimento, portando a un miglioramento dello sviluppo cognitivo. Piante e alberi riducono l’inquinamento atmosferico e in parallelo nell’arco di un anno portano i ragazzini ad avere un miglioramento nelle capacità di memoria e di attenzione, a tutto vantaggio della performance scolastica“.

FONTI

 

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