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COME CAMBIA LA LETTURA DIGITALE

lettura digitale

Leggere sui dispositivi digitali ha completamente rivoluzionato il modo in cui leggiamo. Tuttavia, è un errore pensare che le persone leggano meno: in termini assoluti, invece, leggiamo perfino di più. Tra news e feed dei vari social network, se contiamo le singole parole che leggiamo (o scorriamo) suoi nostri dispositivi ogni giorno, otteniamo lo stesso numero di parole contenute in un romanzo breve.

Il problema è che la lettura digitale è diversa da quella del caro, vecchio libro. La nostra mente salta come una cavalletta impazzita di qua e di là; le parole scorrono sullo schermo, ma la nostra mente non riesce ad assimilarle in modo profondo. Maryanne Wolf, autorevole studiosa della lettura e degli effetti che produce sul cervello parla di “lettura profonda” indicando il grado di assimilazione delle informazioni che otteniamo quando leggiamo un buon romanzo cartaceo, oppure un saggio appassionante.

Leggendo partiamo da ciò che sappiamo. Ma il detective nel nostro cervello, come Sherlock Holmes, deduce qualcosa che va oltre quanto è detto. Leggere in profondità significa elaborare l’informazione, per costituire conoscenza” ha rivelato la studiosa a Il Sole 24 Ore. Questo non avviene quando leggiamo dal nostro smartphone: l’ipertestualità e la natura frammentaria del web impediscono di attivare i processi cognitivi della lettura profonda.

La lettura profonda ha la capacità di rilassare e di attivare connessioni tra i vari domini della conoscenza. La lettura digitale, paradossalmente (poiché nata per essere ipertestuale), rende più faticose le connessioni e si rivela invece efficace per trovare informazioni da elaborare, più tardi, in modo separato.

Questo dovrebbe spingerci a rivalutare la lettura tradizionale, ma soprattutto a trovare un equilibrio tra tecnologia e tradizione: i libri, per come li abbiamo conosciuti finora, non erano solo volumi polverosi, ma supporti capaci di modificare i nostri processi mentali in modo profondo. Anche la tecnologia è in grado di ottenere effetti similari, ma in una direzione opposta. Sapremo equilibrare queste due forze?

FONTI

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