DAL DIARIO DI ANNA FRANK (3)

Giovedì, 6 luglio 1944


Quanto sarebbero buoni gli uomini, se ogni sera prima di addormentarsi rievocassero gli avvenimenti della giornata e riflettessero a ciò che v’è stato di buono e di cattivo nella loro condotta! Involontariamente cercheresti allora ogni giorno di correggerti, ed è probabile che dopo qualche tempo avresti ottenuto un risultato. Questo mezzuccio è alla portata di tutti, non costa nulla ed è certamente utilissimo. «Una coscienza tranquilla rende forti»: chi non lo sa, deve impararlo e farne esperienza.

Sabato, 15 luglio 1944


È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo. Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte , della miseria, della confusione. vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace, la serenità.

 

FONTI

  • A. Frank, Diario, Newton & Compton, 2015

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