L’ERRORE IGNOTO DELL’EDUCAZIONE

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“L’adulto non ha compreso il bambino e l’adolescente e perciò è in continua lotta con lui: il rimedio non è che l’adulto impari qualcosa intellettualmente o che integri una cultura manchevole. No: è diversa la base da cui bisogna partire. Occorre che l’adulto trovi in sé l’errore ancora ignoto che gli impedisce di vedere il bambino”.
Maria Montessori, Il segreto dell’infanzia

L’errore ignoto di cui parlava Maria Montessori è ciò su cui vorremmo riflettere oggi. È lo stesso “errore” di cui parlò, in termini poetici, Antoine de Saint-Exupéry: “Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano“.

Ma come possiamo tornare a “vedere il bambino”? Te lo sei mai chiesta/o?

Molte e molti di noi tentano di percorrere la via della scienza: leggono, studiano, si formano, richiedono consulenze. Questa via, se è l’unica che viene percorsa, è destinata a fallire. Beninteso, la lettura fa sempre bene. Tuttavia, leggere un saggio sulla mente dei bambini non ci aiuterà necessariamente a migliorare la relazione con loro. Purtroppo, quando si parla di relazioni, il sapere non basta, è solo un tassello di un puzzle più grande.
Anche la via della connessione emotiva, da sola, non produce grandi risultati: l’amore di ogni genitore, se coltivato a dovere, lo porterà a costruire una relazione emotiva fortissima con i suoi bambini. Questa, per quanto necessaria, non è sufficiente a comprendere e educare i più piccoli.

Forse, la chiave per risolvere questo dilemma è la libertà. Non è un caso che uno dei testi più conosciuti della stessa Maria Montessori porti il titolo “Educare alla libertà“. Solo lasciando il bambino libero di essere e di esprimersi possiamo davvero comprenderlo. Purtroppo, però, prima di predicare la libertà agli altri, dobbiamo crederci.

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