La fantasia non è un “lupo cattivo”

“Che cos’è un tavolo, per un bambino di un anno, indipendentemente dagli usi che ne fanno gli adulti? È un tetto. Ci si può accucciare là sotto e sentirsi padroni di casa: di una casa su misura, non così grande e terribile come la casa dei grandi. Una sedia è interessante perché si può spingere qua e là, per misurare la propria forza, la si può rovesciare e trascinare, attraversarla in più sensi.

Il tavolo e la sedia, che per noi sono oggetti consumati e quasi invisibili, di cui ci serviamo automaticamente, sono a lungo per il bambino materiali di un’esplorazione ambigua e pluridimensionale, in cui si danno la mano conoscenza e affabulazione, esperienza e simbolizzazione. Mentre impara a conoscerne la superficie, il bambino non cessa di giocare con essi, di formulare ipotesi sul loro conto. Dei dati positivi che immagazzina, non cessa di fare un uso fantastico.

Dalla constatazione nasce una domanda: facciamo bene a raccontargli storie di cui sono protagonisti gli oggetti di casa o rischiamo di incoraggiarlo nel suo animismo e artificialismo, a danno del suo spirito scientifico?
Riferisco la domanda più per scrupolo che per preoccupazione. Giocare con le cose serve a conoscerle meglio. E non vedo l’utilità di porre limiti alla libertà del gioco, che sarebbe come negarne la funzione formativa e conoscitiva. La fantasia non è un “lupo cattivo” del quale si debba avere paura, o un reato da tallonare in permanenza con un puntiglioso pattugliamento.
Toccherà a me, di volta in volta, capire se il bambino in un dato momento del suo interesse per le cose desidera informazioni sul rubinetto o vuole “giocare con il rubinetto”, per ricavarne a suo modo le informazioni che gli servono”.

(da G. Rodari, Grammatica della fantasia)

Laboratorio creativo

In questo laboratorio creativo c’è una filastrocca da salvare! Infatti, la filastrocca tutta grigia è intrappolata da anni dentro una vecchia valigia. Ha bisogno di qualcuno che la spolveri per bene e le doni un tocco di colore e di allegria. Leggete la filastrocca qui sotto, poi provate a disegnarla su un foglio insieme ai bambini. Per finire, scrivete all’interno della sagoma della vostra filastrocca qualche rima divertente.

Se volete visualizzare la filastrocca interattiva a schermo intero, cliccate sul pulsante qui sotto:

Filastrocca tutta grigia

Bibliografia

  1. G. Rodari, Grammatica della fantasia, introduzione all’arte di inventare storie, Einaudi, 2010 (ed. originale 1980)

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.