La pittrice Frida Khalo spiegata ai bambini

Oggi vorremmo fare un piccolo omaggio alla pittrice che amiamo tanto, segnalandovi un libretto in pdf pensato per la scuola primaria ed intitolato Frida Khalo spiegata ai bambini. E’ possibile scaricarlo accedendo alla pagina giochiecolori.it del Maestro Fabio. Di seguito qualche estratto.

FRIDA KHALO RACCONTATA AI BAMBINI

Ciao, piacere di conoscerti, mi chiamo Frida. Sono nata il 6 luglio 1907 in Messico, precisamente in una città dal nome un po’ bizzarro: Coyoacán. Ora ti racconterò la mia vita avventurosa ma molto triste. Sono proprio le tragedie capitatemi che mi hanno spinto a diventare un’artista e a dedicarmi alla pittura : in realtà avrei voluto diventare un medico.

Questa è la “CASA BLU” la casa in cui sono cresciuta e ho passato gran parte della mia vita. In questa casa ho passato momenti molto felici ma, per diversi mesi, è stata anche la mia “prigione”, ma di questo ve ne parlerò più avanti. Sono sempre stata una bambina molto coraggiosa e, da ragazza, il mio spirito ribelle e indipendente fece crescere in me una personalità molto forte.

Dipingo me stessa perché passo molto tempo da sola e sono il soggetto che conosco meglio. Voglio trasformare la mia tragedia personale in arte. Come vi ho già detto, durante la mia permanenza forzata a letto, leggo moltissimi libri e dipingo. Attraverso lo specchio sul letto, posso dipingere il mio corpo: con l’autoritratto voglio esprimere i miei sentimenti, lanciare messaggi universali , far riflettere sul significato della vita e sui sentimenti dell’uomo. durante la mia vita ho realizzato ben 53 autoritratti, molti dei quali raffiguravano anche alcuni dei miei animali.

(fonte: Frida Khalo spiegata ai bambini)

Frida Khalo, il 17 settembre 1925, all’età di 18 anni, resta coinvolta in un incidente che cambia drasticamente la sua vita, costringendola ad una profonda solitudine, in cui l’arte diviene l’unica finestra sul mondo. E’ un’esperienza che segna profondamente Frida ma che, contemporaneamente, la rende più forte. Lo leggiamo nelle sue parole, fonte di ispirazione al pari delle sue opere:

Ho smesso di contare le volte in cui, arrivata alla seconda riga, ho cancellato e riscritto tutto nuovamente. Cercavo un inizio ad effetto, qualcosa di poetico e vero allo stesso tempo, qualcosa di grandioso, ma agli occhi. Non ci sono riuscita. Poi ho capito, ricordando ciò che non avevo mai saputo: che per i grandi cuori che muoiono nel corpo ma che continuano a battere nel respiro della notte, non ci sono canoni o bellezze regolari, armonie esteriori, ma tuoni e temporali devastanti che portano ad illuminare un fiore, nascosto, di struggente bellezza.

Ero solita pensare di essere la persona più strana del mondo ma poi ho pensato, ci sono così tante persone nel mondo, ci dev’essere qualcuna proprio come me, che si sente bizzarra e difettosa nello stesso modo in cui mi sento io. Vorrei immaginarla, e immaginare che lei debba essere là fuori e che anche lei stia pensando a me. Beh, spero che, se tu sei lì fuori e dovessi leggere ciò, tu sappia che sì, è vero, sono qui e sono strana proprio come te.

Hanno pensato che fossi una surrealista, ma non lo ero. Non ho mai dipinto sogni. Ho dipinto la mia realtà

Nella nostra visione, Frida Khalo ci insegna che l’arte passa dalla profonda accettazione del sé, nelle proprie gioie e nei propri dolori, trasformando il vissuto in immaginario e viceversa. Il suo coraggio e la sua resilienza sono spunti preziosi per tutti noi. Forse anche per questo Frida è stata inclusa tra le protagoniste del recente libro “Storie della buonanotte per bambine ribelli“, il libro di Elena Favilli e Francesca Cavallo che insegna a sognare in grande.

 

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