GENITORI SEMPRE PIU’ ISTERICI

Essere genitori oggi è una sfida titanica: tra i ritmi frenetici e gli aiuti alla famiglia praticamente inesistenti si finisce per cedere alla quotidianità che ci strema. Paolo Sarti, pediatra fiorentino, nel suo “Facciamola finita!”, denuncia una situazione difficile da sostenere:

I genitori sono così fragili ed emotivi da ritrovarsi incapaci di porre regole, di predisporre con autorità e solidità paletti tali da consentire al bambino di orientarsi una volta adulto: tutto subito, tutto garantito, tutto gratis, tutto ossessivamente e individualmente semplificato.  Facciamola finita di non fare i genitori. Sono ormai molti anni che esercito la professione di pediatra e non avevo mai visto una generazione di bambini così in crisi.
Se l’aver mollato sull’educazione avesse almeno prodotto genitori più liberi, più riposati, più tranquilli, non più stressati da quest’impegno quotidiano e costante! Certo sarebbe stato comunque un problema, perché di fatto rinunciare a educare produce bambini a rischio, ma almeno i genitori avrebbero potuto “starsene in pace” a dedicarsi alle loro cose. Niente di tutto questo. Spesso oggi, oltre ad avere bambini stressati e disorientati, abbiamo anche genitori sempre più isterici, stremati, pentiti di essersi riprodotti. Insoddisfatti e tormentati nella loro quotidianità, e con un unico obiettivo ormai: quello di far passare il tempo più velocemente possibile e arrivare quanto prima al punto in cui il bambino avrà superato la sua “bambinità” e si ritroverà finalmente adulto, accoppiato e con un buon lavoro (ma, naturalmente, senza andarsene di casa! perché mai dovrebbe farlo? dove potrebbe star meglio?)“.

Il punto su cui riflettere è la situazione drammatica in cui versano mamma e papà. I genitori, oggi, si trovano tempestati di diktat pedagogici e psicologici che impongono di fare questo, quello e quell’altro (solitamente a tutto vantaggio dei bambini e senza pensare alla famiglia nel suo insieme). Nessuno li prepara però a far rispettare le regole! Nessuno prepara i futuri genitori a comprendere la differenza tra sentimenti e comportamenti dei bambini. Nessuno parla di disciplina ragionando su come, alle volte, sia necessaria. Abbiamo sentito parlare tanto di intelligenza emotiva, di empatia e di comunicazione, ma gli stessi psicologi che hanno dato vita a questi costrutti li hanno circondati da uno steccato di buone regole.
Così, si finisce per cadere in un mondo edulcorato in cui il bambino non viene rispettato, ma venerato. Un mondo che, proprio come lo zucchero, nuoce innanzitutto ai bambini che lo abitano.

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