Giochiamo con i binomi fantastici
Gianni Rodari definì il binomio fantastico come l’accostamento di due parole apparentemente prive di alcun legame. Come possiamo collegare tra loro le parole “orso” e la parola “frigorifero”? Ci vuole fantasia. La stessa fantasia che, qualche anno più tardi, Edward De Bono avrebbe definito come pensiero laterale.
Questa capacità non è unitaria: si può allenare e può sfumare. I bambini ce l’hanno naturalmente; per gli adulti è un dono prezioso. Tuttavia, con un po’ di esercizio, è possibile recuperarla. Un ottimo allenamento per stimolare il pensiero laterale, è quello di utilizzare un oggetto reale come base per costruire un disegno. Vi facciamo un esempio che abbiamo schizzato durante la pausa pranzo:
Questo esercizio, proprio come la costruzione di un binomio fantastico, richiede pochi minuti ed è assolutamente estemporaneo. Per cominciare, potresti provare utilizzando:
- qualche pezzo di pasta;
- le posate;
- matite e altri oggetti di cancelleria
per poi passare ad elementi più impegnativi, come una grattugia o un asciugamano. Prova insieme ai bambini più piccoli: vedrai che riusciranno ad aiutarti proponendo soluzioni prodigiose.
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