I BRAVI RAGAZZI ESISTONO ANCORA. E SONO LA MAGGIORANZA
Lo spunto di riflessione di oggi nasce dalla volontà di offrire un messaggio di positività, un messaggio realistico e capace di infondere coraggio e speranza. Cominciamo dicendo che oggi si prospetta uno scenario apocalittico: bullismo, insolenza diffusa, totale disamore per lo studio. I mass media, purtroppo, amplificano questi scenari, come evidenzia bene lo psichiatra Giovanni Bollea:
“Quanto sanno essere negativi i media quando vogliono! … Purtroppo, devo ammettere che la devianza e il trasgressivismo sono divenuti fenomeni di massa: basta che la stampa diffonda una nuova moda che subito la vediamo diffondersi in forme e luoghi diversi“.
Si tratta però di una visione che non corrisponde alla realtà: i casi negativi esistono, certamente, ma rimangono casi isolati. Sempre Bollea:
“I giovani devianti sono una minoranza rispetto a quelli che, nonostante soffrano e subiscano il peso di tale negatività, lottano invece per la sopravvivenza degli ideali che restano come importanti punti di riferimento per le nuove generazioni e rappresentano la parte sana del pianeta.
Giovani coraggiosi ed entusiasti della vita che, pur non completamente immuni dall’egoismo prodotto dalla patologia dell’abbondanza, sanno anche essere anticonvenzionali e critici dei confronti della politica, e sono dotati di quel giusto manicheismo adolescenziale che prima o poi saprà dare frutti positivi“.
Oggi vogliamo regalare un pensiero a tutti i genitori e gli insegnanti che si dedicano anima e corpo ai loro ragazzi, a tutti gli adulti che ancora sono capaci di trasmettere amore, serenità e regole sane. Anche se viviamo in un mondo complesso, la maggioranza di noi è ancora portatrice di valori sani.
Continuiamo a batterci per trasmettere questi valori, per diffondere la buona educazione, la cultura, i valori della convivenza civile: non cediamo alle lusinghe dell’insulto e alla patologia dell’abbondanza.
Noi lo facciamo quotidianamente, proponendo giochi, spunti di riflessione e piccoli esercizi di coaching creativo proprio nella speranza di diffondere la riflessione e le buone pratiche educative.
FONTI
Giovanni Bollea, Le madri non sbagliano mai, Feltrinelli, 2015