IL DONO DELLA CURIOSITA’

curiosità

Quale dovrebbe essere l’eredità che un grande insegnante lascia ai suoi studenti? Probabilmente si tratta della curiosità, dell’amore per le domande e per le risposte. Uno studente curioso può raggiungere traguardi inimmaginabili, anche laddove gli manchi il talento. La curiosità, infatti, è amore ed energia: un individuo curioso non avverte la fatica delle sue ricerche, ma solo il piacere di indagare, di rispondere a domande sempre nuove.

La cosa importante è non smettere mai di domandare. La curiosità ha il suo motivo di esistere. Non si può fare altro che restare stupiti quando si contemplano i misteri dell’eternità, della vita, della struttura meravigliosa della realtà. È sufficiente se si cerca di comprendere soltanto un poco di questo mistero tutti i giorni. Non perdere mai una sacra curiosità“.
Albert Einstein

La curiosità è il terreno fertile su cui costruire la casa dei saperi e l’osservatorio del pensiero critico. Quando si parla di curiosità, però, è necessario che questa sia autentica, che nasca dall’amore per la conoscenza. Altrimenti, si cade nella trappola della vanità di Pascal:”La curiosità è solo vanità. Molto spesso ci auguriamo non di conoscere, ma di parlare. Non affronteremmo un viaggio in mare per il solo piacere di vedere senza speranza di poterlo mai raccontare“.

Trasmettere questa curiosità è il compito più difficile: occorrono amore e dedizione, passione e competenze, ma soprattutto, una fiducia incrollabile nei propri studenti. Per dar loro le ali, dobbiamo credere che siano capaci di volare. Altrimenti, ci limiteremo a saltellare per l’eternità.

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