L’inquinamento dei fiumi

L’inquinamento degli oceani è un fenomeno importante, che ha conseguenze gravi sull’ecosistema marino, che uccide ogni anno milioni di forme di vita e che si ripercuote anche su di noi. Un esempio? È il pesce che mangiamo che, in molti casi, contiene al suo interno grandi quantità di microplastiche.

Ma come arriva la plastica in mare? La maggior parte dei rifiuti di plastica dispersi negli oceani vengono portati lì dai fiumi, trascinati dalla corrente. I fiumi più inquinati sono quelli che attraversano le città, in particolare i corsi d’acqua più piccoli. Ci sono circa 1000 fiumi estremamente inquinati, nei quali viene gettato l’80% della plastica (da 0.8 a 2.7 milioni di tonnellate cubiche di plastica ogni anno, una quantità difficile perfino da immaginare), mentre il rimanente 20% è distribuito tra più di 30.000 fiumi.

Qui sotto potete vedere una cartina tematica, realizzata dalla startup The Ocean Cleanup (qui il link all’originale interattiva, in lingua inglese), che mette in evidenza i 1000 fiumi più inquinati del mondo (indicati con i piccoli cerchi rossi) e gli altri corsi d’acqua inquinati (indicati con i piccoli cerchi azzurri):

La buona notizia è che esiste una soluzione all’inquinamento dei fiumi: Boyan Slat, un ragazzo di 19 anni che ha fondato la startup The Ocean Cleanup, per ripulire gli oceani dalla plastica, ha da poco brevettato The Interceptor™, un sistema galleggiante da ancorare al letto dei fiumi che raccoglie i rifiuti di plastica senza danneggiare la flora e la fauna del fiume. The Interceptor™ è alimentato al 100% dai pannelli solari che monta sul tetto e opera in autonomia, senza bisogno di alcun intervento umano. Un singolo Interceptor può raccogliere fino a 50.000 kg di plastica (50 tonnellate) al giorno.

L’obiettivo di River Cleanup (la divisione di The Ocean Cleanup che si occupa della pulizia dei fiumi) è ambizioso: ripulire i 1000 fiumi più inquinati del mondo entro il 2025. Ci riusciranno? Speriamo di sì. Al momento sono operative due barche Interceptor, una in Malaysia e una in Indonesia.

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