La terapia della lettura: un toccasana per gli studenti

biblioterapia

L’idea che la lettura possa curare l’anima e il corpo non è una novità. Nell’Egitto medievale, ai malati si recitavano versi del Corano e numerosi medici dell’età moderna suggerivano ai loro pazienti di affiancare la lettura alle altre prescrizioni terapeutiche.

È interessante invece come alcuni ricercatori cinesi abbiano monitorato l’efficacia della biblioterapia in relazione ai disturbi psicologici e al malessere psicologico degli studenti. Lo studio fa riferimento agli studenti dei college cinesi, ma da qualche anno a questa parte sono sempre più diffusi i casi di malessere psicologico (stress, ansia correlata allo studio, eccessiva pressione) anche tra gli studenti dei cicli inferiori. Apprendiamo dai media che ci sono casi di forte stress già nella scuola primaria.

Dati alla mano, la biblioterapia si conferma una strategia vincente: si ottengono risultati in modo rapido, economico, con pochissime limitazioni di spazio e di tempo (un libro si può portare ovunque e leggere in qualsiasi momento). Gli studenti ai quali è stata prescritta la lettura hanno riferito di sentirsi maggiormente a loro agio e meno inclini agli attacchi di panico, al terrore e ai pensieri paranoidi. Inoltre, questo strumento presenta un ulteriore vantaggio: migliora in modo sensibile le abilità linguistiche di chi la pratica.

Se la lettura non viene vista come un momento di svago, forse è il caso di cominciare a rivalutarla, quantomeno per il suo valore terapeutico.

BIBLIOGRAFIA

Yang Hua, Yuan Run, Pan Siye. Study on Reading Therapy for College Students’ Mental Health Education. Education Journal.
Vol. 7, No. 4, 2018, pp. 83-89. doi: 10.11648/j.edu.20180704.12

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