LIBERTÀ SIGNIFICA ANCHE LIBERTÀ DALL’IGNORANZA

L’ignoranza è il pericolo sociale più grande. La libertà inizia dove finisce l’ignoranza“.
Victor Hugo

Per secoli il potere ha alimentato l’ignoranza attraverso lo strumento dell’analfabetismo. Eppure, la libertà, se non ci si affranca dal male dell’ignoranza, non è solo inconsistente: è addirittura pericolosa. Chi non comprende le parole e i pensieri degli altri può essere manipolato facilmente. La parola ha un potere immenso: Gianni Rodari e Don Milani hanno lottato a lungo – due vite intere – per aiutarci a comprendere il potere della parola e per liberarci da questa forma di ignoranza.

È col favore dell’ignoranza che certe dottrine distruttive passano dalla mente spietata dei teorici al cervello confuso delle folle“.
Victor Hugo

Ma l’ignoranza non è stata sconfitta. Al contrario, imperversa. Lo studioso di internet Eli Pariser, qualche anno fa, ha coniato il termine “bolla di filtraggio” per indicare una condizione pericolosa indotta dagli algoritmi che regolano internet. Social network e motori di ricerca, infatti, stanno sviluppando algoritmi sempre più sofisticati che analizzano i testi che leggiamo e ci propongono contenuti affini.
Questo significa, secondo Pariser, che ci indottrinano proponendoci sempre le stesse idee e ci evitano il contatto (da qui il termine di bolla) con le idee opposte, con il contraddittorio. La teoria della bolla di filtraggio ha ricevuto numerose critiche e non è facile valutare il suo impatto su ciascuno di noi.

In verità, quella bolla è nelle nostre teste: tutti noi viviamo in una bolla e tendiamo a sfuggire al contraddittorio. Preferiamo parlare con qualcuno che la pensa come noi piuttosto che con qualcuno che ci contesta. Liberarsi dall’ignoranza significa, sostanzialmente, prendere atto di questa bolla per poi uscirne: impariamo a non temere il giudizio.
La teoria della falsificabilità di Karl Popper afferma che una teoria, per potersi definire scientifica, deve essere confutabile. La scienza moderna si fonda sulla confutazione, sulla critica e sulla divergenza. Ogni buona teoria ha alle spalle numerosi tentativi di confutazione.

L’inconfutabilità di una teoria non è (come spesso si crede) un pregio, bensì un difetto. Ogni controllo genuino di una teoria è un tentativo di falsificarla, o di confutarla. La controllabilità coincide con la falsificabilità; alcune teorie sono controllabili, o esposte alla confutazione, più di altre; esse per così dire, corrono rischi maggiori“.

Questo vale anche per le nostre idee: rendiamole confutabili, analizziamole con una buona dose di spirito critico. Solo così la nostra libertà cesserà di essere un pericolo e diventerà una ricchezza per la nostra comunità.

 

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