La massa, trattata da massa, rimane massa

Qual è lo strumento più potente a nostra disposizione per trasmettere il pensiero critico? Rispondiamo con un pensiero di Danilo Dolci, educatore e critico acuto della società dei media, che si è sviluppata negli ultimi decenni.

“Se non significa per ognuno poter effettivamente partecipare, la parola democrazia manca di senso in ogni sistema politico: finché ognuno non viene rispettato come essere creativo già dalla sua infanzia; finché ognuno, persona o gruppo, esprimendosi impara a ipotizzare, confrontarsi, associarsi, costruire, esercitare civili conflitti. Senza vero comunicare non può esistere effettivo democratizzarsi, sia nel sistema capitalista che in quello socialista. Natura dei media e struttura sociopolitica corrispondono, interagiscono. I media, si dice, “sono liberamente accessibili agli individui”. Sì: ai consumatori. Altro è la televisione e altro il telefono. Finché il trasmettere non tende a comunicare, non si perviene alla democrazia. Ove si espande massa, incapace di autogestione e di coordinamento, non cresce la democrazia. La massa non è, non è ancora sociale organismo. La massa acquiescente, trattata da massa, rimane massa. Altro è partecipare – e altro la passività a cui il dominio finge di lasciar partecipare. Solo apprendendo veramente a comunicare, una massa può trasformarsi in organismo sociale”.

BIBLIOGRAFIA
Danilo Dolci, Il fascino della divisa, “Dal trasmettere al comunicare”, 1988, p. 174

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