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ARRIVA LA PRIMA SCUOLA ITALIANA #PHONEFREE

Il Liceo Scientifico San Benedetto di Piacenza è la prima scuola italiana ad utilizzare Yondr, una speciale tasca in grado di impedire agli studenti di utilizzare gli smartphone durante la lezione. Questa tasca è in grado di schermare completamente il telefono; inoltre, dispone di un sistema di chiusura simile ai dispositivi antitaccheggio presenti nei negozi: sarà l’insegnante, al termine delle lezioni, a sbloccare ciascun dispositivo.

Ma come si è arrivati a questa soluzione? Ce ne parla Marco Lepore, sulle pagine de “La nuova bussola quotidiana“:

Le analisi in questi anni si sono moltiplicate e le ipotesi di soluzione pure; quella proposta dal Ministero dell’Istruzione, di utilizzare gli smartphone per la didattica, convince davvero poco la maggior parte dei docenti, e non senza fondate motivazioni di facile comprensione. Il sequestro dei dispositivi è vietato dalla legge, e oggi purtroppo molte leggi non si preoccupano delle conseguenze educative di quanto sancito…; l’uso in classe per fini non didattici non è consentito, ma gli studenti, che lo tengono sempre a portata di mano, lo utilizzano per copiare, chattare, fotografare, realizzare video, registrare, navigare su internet, fino talvolta a usarlo per fini illeciti e violenti, come nei casi sempre più frequenti di Cyber-bullismo.

Le famiglie del liceo si sono dichiarate soddisfatte di questa scelta. D’altronde, se per molti genitori è importante avere uno strumento per comunicare con i propri figli durante il tragitto casa-scuola, mamma e papà sono i primi a rendersi conto del problema costituito dagli smartphone in aula.

La situazione in cui ci troviamo non è ideale: è vero che il proibizionismo non è uno strumento educativo esaltante, ma è vero anche che la dipendenza dagli smartphone ha assunto ormai le forme di un disturbo ossessivo-compulsivo, come rivela lo psichiatra Federico Tonioni, direttore del primo ambulatorio italiano per la dipendenza da internet). Educare, ormai, è impossibile: dovremmo piuttosto parlare di rieducazione.

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