Punto croce: riscopriamolo con i bambini

Il punto croce ci riporta indietro nel tempo, alle tovaglie ricamate dalla nonna e ai corredini.
Anche oggi, in concomitanza con le nascite, mamme e nonne che hanno tempo (e pazienza!) si cimentano con questa antica tecnica di ricamo per personalizzare bavaglini o lenzuolini. In che cosa consiste il punto croce? Si tratta di un ricamo su tela o canovaccio, in cui vengono riprodotti schemi su base quadrettata.

Di norma si usa il “cotone mouliné”, ma possono essere usati anche lana, viscosa o lino. I fili vengono lavorati con un ago dalla cruna larga e devono formare una serie di X sovrapposte. Prima si ricamano le barre diagonali inclinate verso destra, poi si torna indietro formando le barre diagonali in senso inverso.

Perché ricamare a punto croce con i più piccoli

Riscoprire quest’hobby con i bimbi può essere una bella occasione per creare dei momenti di chiacchiere e condivisione in famiglia, allenando la concentrazione e la motricità fine. Sappiamo che i più piccoli, bombardati da molteplici stimoli, spesso faticano a mantenere l’attenzione o realizzare lavoretti manuali.

In questo caso, praticare un hobby che richiede attenzione, ma anche creatività (dopo un po’ di pratica iniziale, gli schemi si possono disegnare, facendo sbizzarrire la fantasia ci aiuta) è un ottimo modo per dire no a smartphone e pc. Inoltre è un modo per riscoprire la tradizione, spesso dimenticata a discapito di altre attività creative. Ah ricordiamolo, non è vietato ai maschi! Anzi!

Cosa serve

  • Schemi di ricamo: potete scegliere imparaticci a punto croce da eseguire su Tela Aida
  • Aghi da ricamo: rispetto agli aghi da rammendo, hanno una cruna più grande e non sono appuntiti.
  • Filato: si usa solitamente il cotone moulinè, venduto in matassine. Il filato è composto da sei fili.



Per i bambini esistono appositi kit con una trama più larga e motivi semplici per iniziare. Si tratta di piccoli disegni che possono poi essere incorniciati per realizzare quadretti o utilizzati per piccoli gadget come scatoline o portaspilli. Questo è un esempio.

Se volete cimentarvi in autonomia, potete provare a disegnare un piccolo motivo su un foglio a quadretti, disegnando con i pennarelli le croci che andranno a comporre il disegno.

Online potete scaricare tantissimi schemi gratuiti, semplici e divertenti, fatti apposta per i bambini. Sono inoltre in vendita trovate mini kit con schemi, tela e matassine. I kit hanno il vantaggio di includere tutto l’occorrente, permettendovi di testare, senza spendere cifre esose, l’interesse per quest’hobby. Spesso però sono disegni abbastanza complessi e potrebbero scoraggiare i più piccoli dopo qualche tentativo. Se pensate che sia questo il caso, recuperate della Tela Aida grande (un tessuto a trama regolare con 42 quadretti in 10 cm) e provate con qualche disegno basic, scelto da Internet o inventato da voi.

Il trucco del punto croce

Se avete eseguito correttamente il punto croce, la prova del nove è il rovescio del lavoro che dovrà essere ordinato e regolare.

E se non piace ai bambini?

Niente paura, può capitare che i bambini si stanchino di ricamare o si scoraggino di fronte ai primi tentativi. Possono ad esempio annoiarsi a dover contare i quadretti. In questo caso non occorre insistere o spazientirsi, ma è bene trasmettere in ogni caso la gioia di aver condiviso un momento insieme. Per invogliarli a provare potete far scegliere ai più piccoli lo schema, in modo tale che siano più motivati a terminare il progetto. Ricordatevi, la cosa più importante è divertirvi insieme!

Metodo Montessori: impariamo a usare ago e filo

Ogni attività che proponiamo al bambino rappresenta un’occasione per stimolare il bambino a conquistare una nuova competenza. Secondo il Metodo Montessori, allestire un lavoro (così definito per la serietà del suo intento) significa curare in modo particolare:

  • l’ordine estetico
  • l’ordine del materiale
  • l’ordine di presentazione d’esecuzione

Nel caso di un’attività dedicata al cucito, dobbiamo scegliere un materiale piacevole al tatto, prestando attenzione agli accostamenti cromatici e alle tipologie di materie impiegate.
L’ordine è importante per favorire la concentrazione: allestiamo un piccolo kit su un vassoio, dove riporremo ciò che ci occorre. Nel caso del punto croce, serviranno tela Aida, cotone, ago con la cruna larga, forbici.

E’ possibile favorire la concentrazione e l’attenzione, evitando di mescolare diversi canali comunicativi: se uso la parola, non compio gesti con le mani. Può essere utile privilegiare l’esempio, mostrando attraverso l’azione e non tramite una spiegazione verbale. In ogni caso, un momento di condivisione di un hobby è sempre importante, indipendentemente dall’approccio adottato e dalla tecnica proposta.

a cura di Alessia de Falco






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