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SecchielloStop: l’iniziativa per educare i bambini al rispetto degli animali marini

Nel 2016 il Lions Club di Diano Marina ha lanciato la campagna #SecchielloStop, per sensibilizzare i genitori sull’importanza di insegnare ai propri figli a non raccogliere nei secchielli gli animali marini.
Raccogliere granchi, paguri e piccoli molluschi non è una forma di divertimento: è una piccola grande mancanza di rispetto verso il mare e le sue creature, che perderanno inevitabilmente la vita. I bambini non lo sanno, ma noi grandi sì: abbiamo il dovere di spiegare che, giocando, rischiano di uccidere i piccoli abitanti del mare e di proporre qualcuna delle tante alternative (giocare con la sabbia è la più semplice e spontanea).

Spiega la biologa Monica Previati: «Tutti, quando eravamo piccoli abbiamo preso un granchio con il retino oppure staccato una patella dal suo scoglio o sotterrato una medusa pensando fosse stata proprio quella ad averci punto. Lo abbiamo fatto noi e ora lo facciamo fare ai nostri figli, pensando che sia divertente per loro e che, soprattutto, non abbia conseguenze sull’ambiente. Invece ci sbagliamo; questo nostro comportamento ha conseguenze molto gravi ed è principalmente una questione di numeri. Proviamo a fare qualche esempio. Patella ferruginea è un mollusco, a oggi il principale invertebrato marino a rischio di estinzione e per questo uno dei più protetti dalla legislazione comunitaria e internazionale. La sua sfortuna è stata quella di essere la più grande patella del Mediterraneo, con un diametro che può arrivare fino a 8 cm e per questo raccolta indiscriminata a scopo alimentare, collezionistico o come esca per la pesca. Il prelievo degli individui più grandi, che sono femmine adulte sulla cui conchiglia di frequente vivono i piccoli (che quindi vengono uccisi con la raccolta della madre), ha aggravato drammaticamente i risultati negativi di una raccolta eccessiva e incontrollata. Ma gli esempi sono molti altri: dal dattero di mare ai cavallucci marini, tutti animali un tempo comuni e oggi a rischio di estinzione perché commestibili o semplicemente perché belli da collezionare. Il problema sta quindi nei numeri: se tutti i bambini e i ragazzi e gli adulti, che ogni estate trascorrono le vacanze lungo le coste italiane, prendessero anche solo un piccolo animale al giorno, centinaia di migliaia di esemplari verrebbero uccisi per niente, solo per poter far trascorrere mezz’ora di gioco ai nostri figli e di relax a noi. Prendere un granchio o una stella marina (quando si trovano) e metterli nel secchiello equivale a una loro morte certa».

FONTI

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