Smartphone in classe: ecco la soluzione dell’Istituto Bona di Biella

IDEE E INNOVAZIONE EDUCATIVA

Gli smartphone costituiscono una fonte di distrazione notevole, a casa e a scuola. Avere uno smartphone sul banco o sulla scrivania è una fonte di distrazione molto potente, che rende lo studio più lungo, faticoso e meno efficiente. I docenti si scontrano da anni con il problema degli smartphone, che ormai fanno parte della dotazione personale di molti ragazzi fin dagli ultimi anni della scuola primaria.
Ma come si potrebbe risolvere questo problema? L’Istituto Bona, nel biellese, ha proposto, a partire dall’anno scolastico 2019-2020, una soluzione semplice ed efficace: all’ingresso di ogni classe è stato appeso un pannello a tasche, con una tasca numerata per ciascuno studente. Gli studenti depositano i loro telefoni durante la prima ora di lezione e possono riprenderli durante l’intervallo e al momento di uscire. Questa soluzione è pratica ed economica: i pannelli con le tasche sono facili da reperire e da realizzare in modo artigianale; inoltre è semplice verificare che tutti i telefoni siano stati depositati. Inizialmente i ragazzi hanno reagito con fastidio; però, dopo le reazioni iniziali, hanno compreso che si trattava di una misura progettata per la tutela del loro percorso formativo e della qualità dell’apprendimento.

FONTI
https://laprovinciadibiella.it/attualita/cellulari-come-cappotti-appesi-in-classe-appena-si-entra-in-aula

PAROLE CHIAVE
Scuola, Smartphone, Tecnologia

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