La leggenda dei giorni della merla

La leggenda dei giorni della merla – In questo articolo troverete varie versioni della famosa leggenda dei tre giorni della merla, una storia popolare che spiega come mai gli ultimi giorni di gennaio sarebbero i più freddi dell’anno.
La leggenda dei giorni della merla
Ecco una prima versione della leggenda:
La leggenda dei giorni della merla (n. 1) – Si racconta che un tempo i merli avessero le penne bianche e soffici come la neve. Durante l’inverno, si rintanavano nei loro nidi e uscivano soltanto nelle giornate più miti, per cercare qualcosa da mangiare. Ma un anno, sul finire di gennaio, si alzò una tormenta così gelida che i nidi dei merli si coprirono di ghiaccio e i poveri uccellini dovettero cercare riparo da qualche altra parte. Volando sopra le case degli uomini, sentirono il fumo caldo che usciva dai camini e decisero di rintanarsi dentro i comignoli, finché la tormenta non fosse cessata. Quel rifugio era così confortevole che i merli decisero di rimanere lì, al calduccio, fino a primavera. Ma quando uscirono, ebbero una strana sorpresa: la fuliggine aveva annerito le loro piume bianche. Da quel giorno, i merli sono neri e gli ultimi giorni di gennaio, i più freddi dell’anno, si chiamano giorni della merla, per ricordare questo strano episodio.
(a cura di): Alessia de Falco, Matteo Princivalle
Da questa storia abbiamo ricavato anche un simpatico lapbook.
Ecco l’aspetto del lapbook realizzato e incollato sul quaderno:
Il testo della leggenda è disponibile anche in formato illustrato da stampare e colorare:
Ecco una seconda versione, più breve, della stessa leggenda:
La leggenda dei giorni della merla (n. 2) – Dovete sapere che tanto tempo fa i merli erano bianchi come la neve. Un inverno, sul finire di gennaio, si scatenò una bufera così forte che spazzò via i nidi dei merli. Quei poveretti, per scampare al gelo, si rintanarono nei comignoli delle case. Che bel calduccio dentro i comignoli! Il fumo riscaldò i merli, proteggendoli dal freddo. Dopo tre giorni la bufera passò e i merli uscirono fuori, molto diversi da com’erano prima. Il fumo dei camini li aveva trasformati: le loro penne, bianche come la neve, erano diventate nere come il carbone! Da allora, i merli sono neri e gli ultimi tre giorni di gennaio si chiamano giorni della merla.
(a cura di): Alessia de Falco, Matteo Princivalle
Il testo è disponibile anche nella versione in sequenze illustrate a colori; potrete proiettarla sulla LIM o assegnarla come esercizio di lettura.
Volete scaricare la storia illustrata in formato PDF? Cliccate sul pulsante qui sotto:
Secondo un’altra versione popolare del racconto, a scatenare la bufera fu l’Inverno, infuriato dagli scherzi dei merli.
La leggenda dei giorni della merla (n. 3) – Dovete sapere che i merli, un tempo, avevano delle bellissime piume bianche e soffici. Durante il gelido inverno, raccoglievano nei loro nidi le provviste per sopravvivere al gelo, in modo da potersi rintanare al calduccio per tutto il mese di gennaio. Sarebbero usciti solo quando il sole fosse stato un poco più caldo e i primi ciuffi d’erba avessero fatto capolino tra i cumuli di neve. Così, aspettarono fino al 28 di gennaio, poi uscirono. Le merle cominciarono a festeggiare, sbeffeggiando l’Inverno: anche quell’anno ce l’avevano fatta; il gelo, ai merli, non faceva più paura! Tutta questa allegria, però, fece infuriare l’inverno, che decise di dare una lezione a quegli uccelli troppo canterini: sulla terra calò un vento gelido, che ghiacciò la terra e i germogli insieme ad essa. Perfino i nidi dei merli furono spazzati via dal vento e dalla tormenta. I merli, per sopravvivere al freddo, furono costretti a rintanarsi nei camini delle case. Lì, il calduccio li riscaldò e permise loro di resistere a quelle giornate. Solo a febbraio la tormenta si placò e i merli poterono riprendere il volo. La fuliggine dei camini, però, aveva annerito per sempre le loro piume bianche: fu così che i merli divennero neri, come li possiamo vedere oggi.
Infine, vi riportiamo un’ultima versione del testo, secondo cui fu papà merlo a mettere al riparo i suoi piccoli dentro il comignolo.
La leggenda dei giorni della merla (n. 4) – C’era una volta un paesino tra le montagne. Ogni inverno era molto freddo, ma quell’anno scese una neve mai vista. In quel paesino viveva una famiglia di merli. All’epoca i merli erano tutti bianchi, proprio come la neve. Preoccupato per il freddo, Papà Merlo mise la famiglia al riparo vicino al comignolo di una casetta. Poi andò a cercare qualcosa da mangiare per lui, sua moglie e i suoi piccoli. Brrrr che freddo! Quando tornò, ci fu una sorpresa: Mamma Merlo e i piccoli merli, stando vicino al fumo del camino, erano diventati tutti neri. Ma importava poco: stavano bene e non vedevano l’ora di riabbracciare Papà Merlo. Da quel giorno tutti i merli sono neri e, quando torna l’inverno e inizia a nevicare, si raccontano questo storia prima di addormentarsi.
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