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La storia di Jed e Billa

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La storia di Jed e Billa

Alessia de Falco & Matteo Princivalle

“Mamma, ci racconti ancora la storia del Capitano Gedeone?”.
Due piccoli koala si acquattarono vicino alla loro mamma, intenta a masticare pigramente delle foglie di eucalipto. Era il rituale di ogni sera: mentre il sole tingeva di rosa l’orizzonte australiano, Jed e Billa, cuccioli dagli occhietti curiosi, chiedevano di ascoltare una magica storia, appesi agli alberi nodosi e solleticati dal venticello della sera.
La storia – un’antica leggenda di quando ancora si parlava la lingua daruk – era sempre la stessa: un vecchio e coraggioso koala aveva deciso di esplorare i luoghi più remoti dell’Australia, raggiungendo perfino Uluru, il monte sacro agli aborigeni.
Nessuno sapeva come avesse fatto, tutto solo nel rosso e arido deserto australiano. A chi glielo domandava, rispondeva enigmatico: “Quando c’è una meta, anche il deserto diventa una strada”.
Il rituale del racconto si ripeté anche quella notte, finché Jed e Billa, esausti si immersero in un sonno profondo nel caldo abbraccio della loro mamma. Quella notte, però, la loro vita sarebbe cambiata per sempre.
I cuccioli furono svegliati dall’odore acre del fumo: c’era fuoco ovunque, s’insinuava tra gli arbusti, allungando le sue fiamme fino ai rami più alti degli alberi.
“Presto” urlò mamma koala, “Dobbiamo scappare”.
Per quanto la velocità non fosse contemplata nel vocabolario dei koala, fuggirono lesti, senza mai voltarsi.
Era arrivato il tempo degli incendi: le foreste bruciarono per mesi e insieme ad esse le case dei koala e degli altri animali.
I sopravvissuti si rifugiarono lontano dalle loro tane, lontano dagli alberi di eucalipto. Sconfortati, osservavano il fumo che anneriva l’orizzonte, chiedendosi se mai sarebbero potuti tornare a casa.
“È tutto perduto”, mormoravano i koala, con lo sguardo triste. Jed e Billa ascoltavano preoccupati. Nella loro mente echeggiava una voce, tenue ma determinata: “Quando c’è una meta, anche il deserto diventa una strada”.
“Billa ascoltami, non è vero che tutto è perduto. Ce lo ha insegnato il Capitano Gedeone”.
“Ma siamo così piccoli, cosa possiamo fare?”.
Jed guardò Billa, così cupa e sconsolata.Vedere la sua sorellina priva di forze fiaccava anche lui.
Ma non aveva intenzione di arrendersi: “Billa, ho la soluzione: costruiremo un bastone della pioggia”.
Scavando tra i ricordi, Jed si ricordò di una buffa storia raccontata dalla mamma: gli uomini del deserto costruivano dei bastoni della pioggia per chiedere al cielo di donare loro la sua acqua preziosa. Non sapevano se fosse magia, superstizione o cos’altro, ma lo facevano tutti insieme, perché unire le forze è un buon punto di partenza quando si cerca una soluzione.
Billa si riprese: “Hai ragione Jed, proviamoci”.
Raccolsero sassolini qua e là, tra la polvere del deserto, mentre i canguri e i wallaby li guardavano scettici. Lungo la strada trovarono anche chi li aiutò: una vecchia echidna prestò loro alcuni aculei (“Prendeteli pure, tanto non mi servono”) e un serpente marrone, colpito dal coraggio dei due piccoli koala, trovò per loro un tronco lungo e cavo, da riempire con gli aculei e da chiudere alle estremità.
“Prendete anche questa” disse il serpente, donando a Jed e Billa la sua vecchia pelle caduta. “Potrete utilizzarla per sigillare le estremità del bastone”.
Il risultato fu un bastone della pioggia un poco storto, ma traboccante di speranza. I koala, i canguri e gli altri animali che si erano rifugiati nel deserto inospitale si riunirono, per scuotere il bastone insieme a Jed e Billa. In principio non accadde nulla e tutti si ritirarono tristi nei loro rifugi.
Ma quella notte accadde il miracolo: si udì un tuono, poi un lampo squarciò il cielo violaceo. Infine la pioggia: fitta, scrosciante e fredda, come non si vedeva da mesi.
Gli animali si misero a saltare dalla gioia, a danzare, ad abbracciarsi e a piangere.
“Torneremo a casa”.
Piovve per due settimane e le fiamme degli incendi si placarono. Jed, Billa e la loro mamma tornarono al loro eucalipto carbonizzato.
“Mamma, vieni a vedere”.
Alla base del tronco, nascosto sotto una coltre di cenere, luccicava un germoglio verde.
“L’eucalipto tornerà come prima” esclamarono i koala, abbracciandosi.
“Mamma, raccontaci una storia”.
E questa volta le avventure del Capitano Gedeone furono ancora più belle da ascoltare. Nei loro cuori, echeggiava la speranza.

Nota degli autori: Questo racconto è ispirata ad un fatto realmente accaduto. Lo scorso anno, l’Australia è stata devastata da incendi di dimensioni inimmaginabili; molti animali hanno perso la vita e molti altri sono stati portati in salvo, lontano dalle loro case. Quest’estate, una famiglia di koala (tra cui ci sono anche i piccoli Jed e Billa) ha fatto finalmente ritorno alla sua terra; una storia a lieto fine di speranza e resilienza!

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