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I tulipani e la neve

storie di primavera i tulipani e la neve

I tulipani e la neve

Alessia de Falco e Matteo Princivalle

Marzo era appena arrivato; la neve stava per sciogliersi e i più coraggiosi tra i fiori avevano già fatto capolino con le loro gemme.
Uscendo di casa Marta sentì aria di primavera; anche Cuorfolletto era giallo splendente di gioia.
«Che bel Sole e quante gemme sui rami. C’è aria di primavera!»
La bimba stava passeggiando con il suo papà quando decisero di festeggiare la bella stagione con dei tulipani colorati.
Marta aprì la finestra che dava sul suo piccolo balcone per sistemare i vasi, ma si accorse che le piastrelle erano ancora coperte di neve e di ghiaccio.
La piccola si diede un gran daffare per buttarla di sotto.
«Via neve! Via! È arrivata la primavera e dovete far posto ai miei bei tulipani. Arrivederci al prossimo anno.»
I fiocchi di neve, sentendo quelle parole, si risentirono non poco.
«Che ingrata! A Natale giocavi a palle di neve e adesso vuoi sbarazzarti di noi per quei fiori.»
La neve chiese aiuto all’inverno, che arrivò accompagnato da un vento gelato.
Il cielo si coprì di nuvole grigie e riprese a nevicare.
Marta guardò il cielo abbattuta. Anche Cuorfolletto era grigio per la tristezza.
«Che peccato! Era appena spuntato il Sole e già se n’è andato.»
Poi ripensò ai tulipani e corse in balcone, per togliere i vasi dal gelo prima che fosse troppo tardi. Mentre li portava al calduccio, sentì i fiocchi di neve che ridacchiavano.
«Ben ti sta! La prossima volta farai bene a pensarci due volte prima di bistrattarci.»
Marta capì che le sue parole avevano offeso la neve.«Scusatemi fiocchi di neve, non volevo offendervi. Avevo soltanto voglia di un po’ di calore.»
Per farsi perdonare, riempì un secchiello di neve e ci fece un piccolo pupazzo di neve in balcone. Da un lato della finestra, il pupazzo di neve; dall’altro, i tre tulipani. Neve e tulipani si lanciarono certe occhiatacce per un po’ finché una mattina capirono che non c’era motivo di bisticciare tra loro. Era arrivata la primavera. La neve fece appena in tempo a salutare i tulipani, poi si sciolse al sole e tornò tra le nuvole. I tulipani fiorirono per ricambiare quell’addio.
Dopo qualche giorno arrivò il primo temporale di primavera e i fiocchi di neve, che si erano trasformati in gocce d’acqua, caddero di nuovo tra i tulipani, ma questa volta lo fecero da amici.

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