IL SOLDATO E LA TROMBA
IL SOLDATO E LA TROMBA
Aviano
Un soldato, stanco di combattere e della guerra, disse agli dei che, se gli avessero fatto vincere un’ultima battaglia, avrebbe gettato nel fuoco tutte le sue armi e avrebbe iniziato una vita più tranquilla. La fortuna fu dalla sua parte: sconfisse un gran numero di nemici e il suo esercito ottenne una vittoria schiacciante.
La sera, accanto al falò, il soldato buttò tra le fiamme la spada, lo scudo, l’arco con tutte le frecce e quante altre armi possedeva. Rimase solo la tromba, con cui suonava la carica. La tromba, spaventata a morte, gli disse: “Non buttarmi nel fuoco! Io non ho mai fatto male a nessuno: non lancio dardi né trapasso le armature. Ho solo chiamato a raccolta i soldati e suonato l’inizio di ogni battaglia, non merito di morire”. Il soldato pensò a quelle parole, poi la buttò tra le fiamme dicendo: “Tu sei molto peggiore di tutte le altre armi: non puoi fare del male a nessuno, ma il tuo suono rende gli altri malvagi e, a pensarci bene, uccide più di una spada e di una freccia”.
Le parole uccidono più della spada e grazie ad esse, una persona meschina può spingere gli altri a compiere qualsiasi strage.
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