Il calendario del tempo donato

Anche voi state pensando al calendario dell’Avvento in vista del Natale? Oltre a dare un’occhiata alle nostre proposte di calendari dell’Avvento fai da te, scoprite la nostra proposta per realizzare un calendario del tempo donato.

L’importanza del dono

Non esiste dono senza sacrificio: il suo valore, infatti, dipende proprio dalla percezione del suo valore, del tempo e delle energie che abbiamo dovuto “donare” all’altro. Ecco perché dovremmo evitare di fare troppi regali ai bambini: per evitare di banalizzare il concetto di dono, renderlo qualcosa di scontato, quasi da pretendere. Al tempo stesso, non si dovrebbe strumentalizzare. Il dono nasce dal cuore, è un segno di affetto gratuito.

Questi elementi, essenziali per una vera economia del dono, si possono trasmettere con semplicità e un poco di lavoro. Avevamo già scritto a proposito dell’importanza del dono in famiglia, proponendovi l’esercizio del salvadanaio; oggi abbiamo pensato ad una variante natalizia sul tema. Ci siamo detti: perché non prendere un concetto  di per sé commerciale, quasi povero, come quello del calendario dell’Avvento utilizzandolo appunto per sperimentare il concetto di dono?

Realizziamo un “calendario del tempo donato”

Potremmo cominciare dalla stessa struttura di un calendario dell’Avvento tradizionale: 24 caselle, a partire dal 1° dicembre. Tuttavia, invece di riporre in ciascuna di esse un dolcetto, o meglio, accanto ad esso, troveremo 24 bigliettini del tempo donato.

Come funzionano? Ciascun membro della famiglia realizzerà alcuni biglietti (6 ciascuno se siamo in 4, 8 ciascuno se siamo in 3 e così via) indicando una piccola azione quotidiana che siamo disposti a fare per gli altri. Quest’attività è consigliata per i bambini più grandicelli, ad esempio chi frequenta i primi anni della scuola primaria. I più piccini potrebbero non rendersi conto dell’impegno che stanno prendendo, facendo poi fatica a rispettarlo spontaneamente.

Ciascun biglietto conterrà un’azione che il suo proprietario si impegna a svolgere a beneficio degli altri membri della famiglia. Potremmo trovare un bigliettino, scritto da mamma o papà, che recita: “Mi impegno a portarti al parchetto anche se fa freddo” (a patto che il bambino lo desideri!), o quello di un bimbo del tipo: “Mi impegno a lasciare 20 minuti di tempo alla mia mamma perché possa leggere un libro, senza interromperla”. Si tratta di piccole azioni, che però possono rendere le giornate dell’Avvento gioiose e condivise.

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