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COMBATTIAMO L’ANALFABETISMO FUNZIONALE A CASA E A SCUOLA

L’analfabetismo funzionale è una piaga sociale: dal mondo del lavoro a quello politico, dalla scuola alla vita domestica, avere a che fare con un analfabeta funzionale è un problema serio. In Italia, purtroppo, questa condizione affligge quasi il 30% della popolazione, che sa leggere e scrivere, ma che non riesce a comprendere un testo, ad argomentare una tesi o a produrre un pensiero complesso e coerente.

LA LOTTA ALL’ANALFABETISMO FUNZIONALE COMINCIA IN FAMIGLIA

Ragioniamo un istante sul numero di libri che vengono letti nel nostro paese. Sulle pagine de “Il Corriere della Sera” leggiamo che: “Nel corso del 2016, secondo gli ultimi dati Aie, il 60 per cento degli italiani (laureati compresi) non ha aperto un libro di qualsiasi tipo“. Di questo dato la scuola non è certo responsabile, al contrario. Se non si leggesse in classe, la percentuale sarebbe drasticamente più alta. Il problema è a casa: leggiamo abbastanza? Stimoliamo i nostri bambini a leggere?

Una buona abitudine è quella di dedicare un quarto d’ora al giorno alla lettura (si può fare un’eccezione per i giorni festivi), prima di mettere a letto i più piccoli. La lettura favorisce il sonno, a differenza della tv e dei vari dispositivi tecnologici. Per chi non può affrontare la spesa per l’acquisto di libri, esistono online numerosi progetti open-source per leggere gratuitamente. Noi vi segnaliamo Liber Liber, che raccoglie centinaia di classici scaricabili con un clic.

MANCA LA CULTURA DEL RIASSUNTO E DELLA SINTESI

Cosa si può fare, invece, a scuola? Secondo la commissione guidata da Luca Serianni, accanto agli esercizi di scrittura è necessario lavorare di più sulla comprensione del testo, specialmente su riassunti e sintesi. “Il testo letterario resta centrale, ma per imparare a porsi al mondo in modo critico e consapevole, potenziare il lessico e le strategie retoriche, bisogna allargare lo sguardo, per esempio agli articoli di giornale”.

L’obiettivo è spostarsi da un apprendimento della lingua passivo ad un apprendimento strategico, funzionale al pensar bene: “allenarsi a sviluppare e argomentare una tesi è vitale per la comprensione dei testi più complessi, ma anche per riconoscere e valutare un testo ben argomentato”. Riuscire in quest’impresa significa istruire una generazione consapevole, che potrà fare la differenza.

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