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Apprendimento meccanico e apprendimento significativo

apprendimento meccanico e apprendimento significativo

Vi è mai capitato di imparare a memoria qualche informazione (che sia una definizione, una ricetta o un articolo di giornale) e di dimenticarvela dopo pochi giorni? Purtroppo è quello che capita a migliaia di studenti in tutto il mondo ed è uno dei principali problemi con cui si scontrano i nostri sistemi di istruzione.

David Ausubel, uno psichiatra americano di fama internazionale, elaborò negli anni ’60 il modello dell’apprendimento significativo, modello in cui si contrapponevano l’apprendimento meccanico (quello studio a memoria di cui abbiamo parlato all’inizio dell’articolo) e l’apprendimento significativo, permanente e caratterizzato da una memorizzazione profonda e ricca di spirito critico. Compito di un bravo insegnante e di un buon ambiente di apprendimento era quello di stimolare l’apprendimento significativo.

Il modello di Ausubel è stato successivamente rielaborato dal Professor Joseph Novak e dal suo team, che lo hanno utilizzato come base per progettare il più avanzato (ed efficace) strumento che abbiamo ad oggi per studiare: le mappe concettuali. Alla base delle mappe concettuali c’è una vera e propria teoria dell’apprendimento, incentrata sull’apprendimento significativo.

L’apprendimento meccanico, in sintesi:

  • richiede uno sforzo minore per piccole quantità di informazioni;
  • lo sforzo aumenta con l’aumentare della mole di dati;
  • è veloce;
  • permette di ricordare un’informazione in modo molto accurato (una sorta di “fotografia mentale”);
  • ha una breve durata: dopo qualche settimana il cervello rimuove le informazioni memorizzate attraverso l’oblio.

L’apprendimento significativo invece:

  • richiede uno sforzo maggiore nella fase iniziale (quella in cui dobbiamo imparare ad imparare);
  • permette di assimilare un gran numero di informazioni;
  • è lento;
  • modifica il nostro sistema cognitivo collegando le nuove conoscenze con le altre;
  • non ha “durata”: grazie al processo di assimilazione, quello che si studia non verrà mai dimenticato.

Esiste un luogo comune secondo cui l’apprendimento meccanico è colpa di docenti incapaci e svogliati. In realtà le cose non stanno esattamente così: il nostro cervello, che è progettato per ottenere risultati col minimo sforzo, preferisce imparare a memoria, in modo meccanico.
L’apprendimento significativo costa fatica e non piace alla mente. Questo significa che dobbiamo educarci e educare i bambini ad imparare in modo significativo.

Ma come possiamo fare? Per fare un esempio, possiamo cominciare insegnando ai bambini a costruire le mappe concettuali, sin da piccoli (già a 6 anni possiedono le abilità necessarie per realizzare una mappa rudimentale). Le mappe permettono di rappresentare la conoscenza in termini di concetti e legami, creando una struttura reticolare ideale per l’apprendimento significativo.
Le mappe non devono sostituire le altre forme didattiche: sono complementari ad esse. Addirittura, Ausubel sosteneva l’importanza della lezione frontale, strumento prezioso che non doveva essere smantellato per far posto ai soli laboratori.

FONTI

  • D. Ausubel, The Psychology of Meaningful Verbal Learning, Grune & Stratton, 1963
  • J. Novak, Costruire mappe concettuali, Erickson, 2010

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