ESOPO E IL TEPPISTA: IMPARIAMO DALLE FAVOLE

La bellezza delle favole classiche, secondo noi, è la ricchezza con cui possiamo analizzarle e interpretarle. Ciascuna favola, nella sua brevità, si presta a generare tante domande aperte. Proviamo con questo testo:

ESOPO E IL TEPPISTA

Fedro

Il successo trascina gli arroganti alla rovina. Lo dimostra questa favoletta.
Una volta, un teppista tirò un sasso ad Esopo.
“Bravissimo” gli disse lo scrittore e gli diede un soldino.
“Io non ne ho altri, ma posso dirti dove trovarli. Vedi quel nobile che sta attraversando la strada? È ricchissimo. Lanciagli un sasso come hai fatto con me e vedrai che ti darà molto di più”.
Il bulletto, convinto dalle parole di Esopo, fece come gli era stato suggerito e colpì il nobile con un sasso. Fu arrestato e pagò con la prigione la sua ingenuità e l’arroganza.

Ecco quattro semplici domande aperte a cui potremmo dare una risposta dopo aver letto la favola:

  • Ti sei mai trovata/o in una situazione simile? 
  • Hai agito come Esopo? 
  • Pensi che Esopo abbia agito nel modo giusto? 
  • Cosa avresti fatto al suo posto? 

È bene ricordare che la risposta non dovrebbe mai essere preconfezionata né viziata dal moralismo (questo non significa nascondere i limiti e gli errori contenuti in una risposta): è bene affrontare tutte le posizioni liberamente, aiutando i bambini a elaborare un pensiero proprio e personale.
Un’ottima metodologia per sperimentare questo spunto di lavoro è il circle time.

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