Fare la nanna? È una cosa seria

nanna fondamentale

Rispetto a 100 anni fa, i bambini dormono 2 ore in meno ogni notte (in precedenza avevamo parlato del numero di ore di sonno raccomandate dai medici). Colpa della frenesia del nostro mondo, ma anche di suoni, luci e tv che contribuiscono alla costruzione di un ambiente disturbante. Purtroppo, questa diminuzione delle ore di sonno non è indolore. Al contrario, produce una varietà eterogenea di disturbi. Ma sono soprattutto i numeri a preoccupare: un bambino italiano (sotto i 5 anni) su quattro soffre di disturbi del sonno; mentre tra gli adolescenti la percentuale si attesta poco oltre il 10%.

Oliviero Bruni, neuropsichiatra infantile, ha spiegato che “Una cattiva qualità del sonno o un sonno insufficiente nei bambini ha diverse conseguenze, molto spesso misconosciute. Infatti una cattiva qualità del sonno può comportare diversi disturbi che molti non attribuiscono a una alterazione del sonno. Tra queste le ridotte performance scolastiche e problemi di apprendimento: il 28% dei bambini con insufficiente quantità di sonno si addormenta a scuola una volta a settimana, il 22% facendo compiti e il 32% è troppo stanco per fare sport. E la lista non finisce qui: oltre a sonnolenza diurna, c’è anche “disattenzione, ridotta memoria di lavoro, scarso controllo degli impulsi, disregolazione del comportamento, rischio di traumi accidentali, oltre che conseguenze forse meno intuitive, come obesità, disturbi metabolici, predisposizione al diabete, aumento del rischio di sviluppare l’Adhd (cioè il disturbo da deficit di attenzione e iperattività), depressione, intenzioni suicidarie e abuso di di alcool, cannabis e altre droghe in adolescenza“.

Per concludere: non vogliamo generare allarmismo, ma unicamente informare e sensibilizzare. Sovraccaricati di informazioni, spesso finiamo per non dare il giusto peso a questioni come il sonno dei bambini. Il messaggio che vogliamo lanciare è che è inutile insegnare quattro lingue ad un bambino che non non dorme le giuste ore la notte. Dobbiamo recuperare un ordine di priorità (un po’ come la piramide dei bisogni di Maslow). Prima vengono la salute, il sonno e l’alimentazione. In secondo piano lo sviluppo personale, che va a braccetto con la cultura. Infine i bisogni artificiali, quelli indotti dalla società.

E soprattutto, quando si parla di salute dei bambini, è fondamentale che quel che si legge in rete non venga preso come verità assoluta: parlane con il tuo pediatra. Solo lui può valutare la quantità e la qualità del sonno in modo corretto.

Fonti:

http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/salute_bambini/la_crescita/2018/06/13/i-bambini-dormono-meno-di-100-anni-fa-disturbi-del-sonno-per-1-su-4_9b37ece3-3735-43b6-b01e-77b6e40784f5.html

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