I chiodini: il giocattolo educativo che resiste al digitale

C’erano una volta i chiodini colorati. E ci sono ancora: questo gioco di composizione e di destrezza ha resistito all’assalto dei videogiochi e oggi viene considerato da pedagogisti e educatori un passatempo creativo capace di stimolare in modo positivo la mente dei più piccoli.

Quella dei chiodini è una storia tutta italiana: prodotti da Quercetti a Torino, vengono esportati in tutto il mondo (recentemente sono approdati anche in Cina) insieme ad una filosofia del gioco educativo estremamente interessante: mentre altri produttori hanno inseguito la tecnologia videoludica, producendo giocattoli sempre più simili alle mode digitali, Quercetti continua a stampare chiodini senza sosta. E paradossalmente, sono i videogiochi ad inseguire i chiodini: infatti, la proliferazione di videogiochi legati al concetto di composizione e progetto creativo (pensa alle modalità creative di Minecraft) non è altro che una rivisitazione di alcuni giocattoli tradizionali, come i chiodini e i LEGO.

C’è una differenza: giocare manipolando oggetti reali stimola anche la motricità. Insegna al bambino a toccare con mano le proprie creazioni e aiuta la mente ad approfondire i concetti spaziali in modo diverso da quanto avviene con uno schermo digitale. E infatti, la ricerca scientifica si sta concentrando proprio sullo studio dei benefici legati ai giochi come i chiodini.

Andrea Biancardi, dell’Università di Bologna, ha spiegato a Repubblica che: “I bambini con difficoltà di coordinazione manuale possono, attraverso i chiodini, migliorare la loro motricità fine, con effetti anche su altre abilità come la grafia, il disegno e la coordinazione manuale nel suo complesso. Inoltre attraverso i chiodini possono inventare o riprodurre modelli grafici, allenando così anche le abilità di ragionamento visuo-spaziale“.

Gli studiosi di neurobiologia del Karolinska Institute di Stoccolma, inoltre, hanno trovato correlazioni positive tra il gioco con i chiodini e le abilità linguistiche dei bambini. Questo gioco, in modo simile a quello che avevamo già descritto per i LEGO, induce uno sviluppo positivo delle facoltà cognitive dei piccoli giocatori.

Noi quest’estate ci siamo divertiti proprio con il set Daisy di chiodini Quercetti. Possiamo assicurarti che ne è valsa la pena.

FONTI

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