ABBANDONO SCOLASTICO: UN PROBLEMA SERIO

abbandono scolastico

Secondo i dati pubblicati da Openpolis, l’Italia nel 2017 è il quarto paese (europeo, ndr) con più abbandoni (14%), dopo Malta (18,6%) Spagna (18,3%) e Romania (18,1%). La Finlandia, eccellenza mondiale dell’educazione, ha un tasso di abbandoni scolastici pari all’8,2%. Ottimi risultati anche per Svezia (7,7%) e Francia (8,9%).

L’obiettivo europeo è quello di abbassare il tasso di abbandoni scolastici al di sotto del 10% entro il 2020. Si tratta di un obiettivo ambizioso ma necessario: l’abbandono scolastico, infatti, è correlato con la disoccupazione e con un reddito basso. Va segnalato che le politiche italiane di contrasto alla dispersione scolastica si sono rivelate efficaci: da un tasso di oltre il 19% nel 2008, in nove anni la percentuale si è ridotta al 14%. Un risultato incoraggiante, ma dobbiamo fare di più.

Dai dati emerge una profonda differenza territoriale; le regioni del centro-nord hanno tassi di abbandono intorno al 10% (con qualche eccezione). Isole e mezzogiorno, nonostante siano riusciti a ridurre l’abbandono scolastico del 4,5% dal 2008, sono ancora indietro.

Ma come si contrasta il fenomeno dell’abbandono scolastico? Tra le strategie ritenute più efficaci troviamo: l’inclusione degli studenti stranieri, che più di tutti rischiano di rimanere tagliati fuori dal sistema scolastico e la formazione degli insegnanti, in modo tale da migliorare sia la didattica sia il set di soft skill, necessarie a motivare gli studenti e a costruire un legame educativo solido. A proposito: in quanto ad inclusione, il nostro paese è un’eccellenza europea.

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