Ercole e l’idra di Lerna

Ercole e l’idra di Lerna
Seconda fatica di Ercole
Testo (a cura di): Alessia de Falco, Matteo Princivalle
La seconda fatica che Euristeo impose ad Ercole fu di uccidere l’idra di Lerna. L’idra era un mostro nato e cresciuto nella palude di Lerna, nascosta dalle canne e dagli acquitrini; aveva un corpo immenso e ricoperto di squame, con nove teste: otto teste erano mortali, ma quella di mezzo era immortale. L’idra si aggirava per le pianure che circondavano la palude di Lerna, massacrando gli animali e gli uomini che incontrava lungo la sua strada e devastando quella regione.
Ercole partì subito sul suo carro, guidato dal suo fedele compagno Iolao; in breve tempo raggiunse Lerna e lì trovò l’idra che riposava su una collinetta, poco distante dalle sorgenti di Amimone, in cui aveva la sua tana.
Per snidarla e attirare la sua attenzione, Ercole cominciò a colpirla con delle frecce infuocate: l’idra, sibilando, si lanciò contro di lui; Una delle teste dell’idra si avvolse intorno ai suoi piedi, mentre Ercole colpiva le teste con la sua clava. Ma ad ogni colpo, una testa si frantumava e al suo posto ne cresceva una nuova.
Inoltre, vedendo l’idra in difficoltà, un gigantesco granchio era uscito dalle sorgenti e con le sue chele pizzicava Ercole; in suo aiuto giunse Iolao, che uccise il granchio e gli portò una torcia infuocata. Così, Ercole, dopo aver colpito una testa con la clava, la bruciava nel fuoco e in questo modo le impediva di ricrescere. Quando fu rimasta solo la testa immortale, l’eroe la tagliò con la sua spada corta e la seppellì sotto due metri di terra. Poi, nel punto in cui l’aveva seppellita, ai margini della strada, pose un enorme macigno. In questo modo, nessuno sarebbe riuscito a recuperarla. Infine, Ercole prese le sue frecce e le bagnò nella bile avvelenata che fuoriusciva dal cadavere dell’idra.
Ercole tornò da Euristeo portando le frecce avvelenate come prova; tuttavia, il re, poiché l’eroe era stato aiutato da Iolao, si rifiutò di conteggiare tra le dodici fatiche l’uccisione dell’idra e decise che ne avrebbe dovuta aggiungere un’altra.
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Risorse didattiche
- Quale fu la seconda fatica che Euristeo assegnò ad Ercole?
- Qual’era l’aspetto dell’idra di Lerna?
- Quale dei compagni di Ercole lo accompagnò a Lerna?
- Quale creatura accorse in aiuto dell’idra di Lerna?
- Che stratagemma utilizzò Ercole per evitare che le teste dell’idra potessero ricrescere?
- Quali armi aveva con sé Ercole per affrontare l’idra?
- Cosa ne fece l’eroe della testa immortale del mostro?
- Perché Euristeo decise di non considerare l’uccisione dell’idra tra le dodici fatiche?
Laboratorio narrativo
La descrizione dell’idra che ci fa Apollodoro nella versione originale di questo mito è molto breve: l’idra viene descritta come un mostro a nove teste, una delle quali immortale; scopriamo alla fine del racconto che questo mostro aveva dentro di sé del veleno, quello in cui Ercole intinge le sue frecce. Il mito non si sofferma invece a parlarci delle sue abitudini, del suo aspetto e dei suoi poteri. (in verità c’è una ragione: nell’antichità, i libri erano scritti su papiri, pergamente o tavolette di legno di poche pagine; dunque, bisognava essere sintetici!).
Provaci tu. Realizza una carta d’identità dell’idra di Lerna; immagina di dover compilare un “quaderno dei mostri”, in cui inserire tutti i dettagli importanti su questo terribile mostro:
- Sputa fuoco?
- Sa nuotare bene? Si muove scavando sottoterra? Può volare?
- Ha dei denti affilati o un veleno mortale?
- Di cosa si nutre?
Naturalmente, dovrai inventare più dettagli possibili e fare in modo che la scheda sia d’aiuto al prossimo eroe che tenterà di sconfiggere l’idra!
PER APPROFONDIRE
- Apollodoro (2004), Biblioteca: la più grande raccolta antica di miti, la Biblioteca di Apollodoro è una pietra miliare per tutti gli appassionati del mondo classico
- De Crescenzo (2014), I grandi miti greci: un testo per tutti i grandi che vogliono avvicinarsi alle curiosità del mito greco, in modo leggero e quasi irriverente
- Orvieto L. (2010), Storie della storia del mondo: una raccolta di miti omerici e virgiliani adattati per bambini
- Milbourne A. et al. (2011), Il grande libro dei miti greci: probabilmente la più bella raccolta di mitologia greca per i piccoli
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