Ercole e il leone di Nemea

Ercole e il leone di Nemea
Prima fatica di Ercole
Testo (a cura di): Alessia de Falco, Matteo Princivalle
Si racconta che Ercole, eroe figlio di Zeus, dopo una terribile battaglia, impazzì a causa di Era, una divinità gelosa di lui che l’aveva colpito con un incantesimo. Nel colmo della sua pazzia, l’eroe gettò i suoi stessi figli nel fuoco. Quando tornò in sé, Ercole abbandonò la città; poi, andò a interrogare l’oracolo delle divinità, per sapere come avrebbe potuto rimediare alle sue colpe. L’oracolo, gli disse che avrebbe dovuto mettersi al servizio del re Euristeo per dodici anni: qui avrebbe dovuto compiere dodici fatiche. Ercole fece come gli aveva detto l’oracolo e si recò nella città di Tirinto, su cui regnava Euristeo. Il sovrano, come prima impresa, gli ordinò di uccidere il leone di Nemea e di portagli la sua pelle. Il leone di Nemea era una bestia leggendaria: figlio di Tifone, si diceva che fosse invulnerabile alle armi degli uomini; questa creatura selvaggia terrorizzava gli uomini e gli animali e nessuno osava avvicinarsi a lui.
Ercole si diresse subito alla ricerca del leone di Nemea. Dopo due giorni di ricerche, Ercole riuscì a trovare il leone e, da lontano, gli scagliò una freccia. Tuttavia, la bestia era invulnerabile alle armi e la punta della freccia, invece di conficcarsi nella sua carne, andò in mille pezzi.
Allora, Ercole prese la sua clava di legno e corse verso il leone, dimenandola per aria. La bestia, colta di sorpresa, arretrò e andò a nascondersi in una grotta lì vicino; la grotta aveva due uscite e se l’eroe fosse entrato da una delle due aperture, il leone sarebbe potuto uscire facilmente dall’altra, intrappolandolo. Ercole sigillò una delle due uscite con delle pietre, poi entrò e si buttò sul leone; poiché non poteva ucciderlo con la clava né con le frecce, gli circondò il collo con le braccia e lo strinse, fino a soffocarlo. Così morì il leone di Nemea, figlio di Tifone.
Subito dopo, Ercole prese sulle spalle il leone e lo riportò a Tirinto; si dice che Euristeo, sconvolto per la forza di quell’uomo, si nascose in una giara di bronzo, nei sotterranei.
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COMPRENSIONE DEL TESTO
- Perché Ercole andò a Tirinto per servire Euristeo?
- Quale fu la prima fatica che Tirinto assegnò a Ercole?
- Di chi era figlio il leone di Nemea?
- Perché il leone era tanto temibile?
- Quali armi aveva con sé Ercole per combattere il leone?
- In che modo Eracle uccise il leone di Nemea?
- Cosa fece Euristeo in seguito al ritorno di Ercole con la pelle del leone?
- Chi era il padre di Ercole?
PER APPROFONDIRE
- Apollodoro (2004), Biblioteca: la più grande raccolta antica di miti, la Biblioteca di Apollodoro è una pietra miliare per tutti gli appassionati del mondo classico
- De Crescenzo (2014), I grandi miti greci: un testo per tutti i grandi che vogliono avvicinarsi alle curiosità del mito greco, in modo leggero e quasi irriverente
- Orvieto L. (2010), Storie della storia del mondo: una raccolta di miti omerici e virgiliani adattati per bambini
- Milbourne A. et al. (2011), Il grande libro dei miti greci: probabilmente la più bella raccolta di mitologia greca per i piccoli
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