Ercole e le stalle di Augia

Ercole e le stalle di Augia
Quinta fatica di Ercole
Testo (a cura di): Alessia de Falco, Matteo Princivalle
La quinta fatica che Euristeo impose ad Ercole fu di pulire in un solo giorno le stalle di Augia. Augia era il re della città di Elide e possedeva un gran numero di cavalli, che riempivano le loro stalle di letame.
Ercole giunse ad Elide e propose ad Augia un accordo: lui avrebbe pulito le stalle da tutto il letame – in un giorno soltanto – in cambio di un decimo dei cavalli che possedeva. Augia accettò, pur senza credere alle parole di Ercole: infatti, neppure tutti i suoi stallieri sarebbero riusciti a ripulire le stalle.
Ma Ercole non aveva intenzione di compiere questa fatica con la forza delle braccia. Per cominciare, Ercole aprì una breccia nella stalla e vi fece entrare l’acqua del fiume che scorreva lì vicino, dopo aver deviato il suo corso. L’acqua, entrando dalla breccia e uscendo da un’altra breccia, ripulì completamente le stalle. Il re Augia, tuttavia, che aveva saputo che l’impresa era stata ordinata da Euristeo, si rifiutò di pagare la ricompensa e scacciò Ercole da Elide. Ercole tornò a Micene, ma Euristeo non considerò valida la sua fatica: infatti, aveva mentito ad Augia per ottenere un compenso.
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